“L’Italia che abbiamo sognato è l’Italia che vi daremo” è questo lo slogan scelto per il primo congresso programmatico di Alternativa Popolare che si terrà oggi e domani, sabato 27 gennaio e domenica 28 gennaio 2024 al PalaTerni. Il presidente di Ap Paolo Alli ha parlato a pochi minuti dall’inizio della kermesse politica spiegando quali siano gli obiettivi del partito anche in vista delle elezioni europee che si terranno a giugno.
Il presidente di Alternativa Popolare Paolo Alli parla a poco prima dell’inizio del primo Congresso programmatico
“Vedo oggi finalmente un rilancio importante di un progetto politico importante” esordisce così il presidente di Ap Paolo Alli “tutto ciò è reso possibile nell’arrivo nella squadra di Stefano Bandecchi e nel lavoro straordinario fatto da lui a Terni e da quelli che si sono impegnati“. Ed è proprio a Terni che si tiene il congresso programmatico di oggi, un segnale chiaro: nella città umbra c’è il laboratorio politico di Ap.
Lo slogan per questo Congresso è ‘L’Italia che abbiamo sognato è l’Italia che vi daremo‘. Il programma del partito guarda al futuro e alle generazioni che verranno, spiega Paolo Alli che poi cita Alcide De Gasperi: “Un politico guarda alle prossime elezioni, uno statista alle prossime generazioni“. Il presidente di Alternativa Popolare ribadisce che con Stefano Bandecchi si guarderà alle prossime generazioni con la convinzione di porre le basi per il futuro. “Tutto il lavoro è finalizzato a costruire l’Italia del futuro” dice ancora Alli.
Ap e la candidatura alle elezioni europee
Le elezioni europee sono un grande voto di opinione e Bandecchi dovrà giocarsi in prima persona in quanto “patrimonio di Ap“, spiega Alli parlando delle prossime elezioni che si terranno a giugno 2024. Il presidente di Ap ribadisce l’appartenenza del suo partito alla famiglia dei popolari: “Non possiamo programmaticamente fare alleanze con partiti di sinistra e di destra. Alleanze per ora non ci sono e per ora si corre da soli“.
La Giornata della Memoria
Alli partirà dalla Giornata della Memoria nel suo discorso introduttivo. Il presidente di Ap ritiene che la memoria è qualcosa di collegata al cuore più che alla mente: “Faremo memoria dell’Olocausto, delle vittime delle guerre e delle violenze perché riteniamo sia un insegnamento per noi e per le giovani generazioni a non dare mai nulla per scontato“.