Ennesimo caso di violenza di genere, questa volta a Caserta: una giovane ragazza di 20 anni ha raccontato di essere picchiata ripetutamente e segregata in casa per quasi un anno. La vittima, solo dopo svariato tempo, ha avuto il coraggio di denunciare l’ex compagno, che è poi stato arrestato. Ora l’uomo, di 46 anni, si trova in carcere.

Caserta, 20enne picchiata e segregata in casa per un anno: che cos’è successo

La donna residente a Caserta picchiata e segregata in casa, secondo quanto denunciato, avrebbe subito violenze di vario genere dal compagno violento. Violenze ripetute che sembrano essere avvenute nell’arco temporale di circa un anno.

La presunta vittima solo di recente avrebbe trovato il coraggio di denunciare la situazione. In passato sembra che la giovane donna, di 20 anni, sia finita addirittura in ospedale a causa delle botte. Pare che la vittima sia rimasta ricoverata presso una struttura ospedaliera campana per circa una settimana per le brutte ferite riportate.

In quella occasione però non sembra esserci stata nessuna denuncia da parte della paziente. Ora invece sono venuti a galla tanti diversi elementi che hanno portato le Forze dell’ordine a mettere in manette il compagno della 20enne.

La denuncia in caserma

Secondo quanto riportato da testate e giornali locali, la giovane vittima di 20 anni residente a Caserta era stata convocata in un primo momento in caserma dai carabinieri per essere sentita. Gli agenti dovevano infatti porle delle domande a proposito di un procedimento penale che vedeva come indagato il suo compagno.

Lei risultava essere la parte offesa in un presunto caso di violenza. Così, proprio mentre stava rilascio vado dichiarazioni alle autorità, la donna, presa dalla disperazione, ha raccontato la tragica situazione nella quale stava vivendo da diverso tempo.

La 20enne ha riferito ai carabinieri della Stazione di Santa Maria Capua Vetere di essere continuamente minacciata e maltrattata dall’uomo di 46 anni. Secondo alcune voci, avrebbe riferito ciò in lacrime.

In un primo momento pare che la vittima si sia mostrata particolarmente reticente, forse per il timore di subire ritorsioni dal compagno. Era stato proprio lui quel giorno ad accompagnarla fino alla caserma, attendendola all’esterno della struttura.

Poi però, proprio mentre stava parlando con i militari dell’Arma, ha trovato il coraggio di raccontare tutto. Ha riferito che si trovava in questa situazione da circa un anno.

Le accuse e l’arresto del 46enne

La giovane donna ha raccontato di aver conosciuto l’uomo all’inizio dello scorso anno e di essere stata picchiata violentemente e segregata in casa per diversi giorni. Secondo quanto affermato dalla vittima, lui le avrebbe anche tolto il telefono, in modo tale che non potesse avere contatti con l’esterno.

Pare che, secondo ciò che la giovane ha denunciato, poteva solo ricevere chiamate sul cellulare del compagno da parte della madre. Le telefonate sarebbero inoltre dovute avvenire in presenza dell’uomo. Pare che le fosse vietato di esprimere alla mamma il disagio che stava vivendo in quel momento.

Ma non è finita qui. Il 46enne, con i presunti vizi del fumo e dell’alcol, avrebbe accusato la ragazza di avere relazioni con altri uomini. Avrebbe anche tentato di costringerla a prostituirsi.

Subito dopo quanto riferito dalla donna, i militari dell’Arma hanno rintracciato l’uomo. Lo hanno arrestato e portato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

Ora lui si trova qui e risulta essere accusato di maltrattamenti ai danni della compagna. Prossimamente dovrà rispondere alle pesanti accuse che vengono mosse nei suoi confronti.

Pochi giorni fa avevamo parlato di un altro episodio di violenza contro le donne avvenuto a Caserta. Un uomo di 36 anni è finito in manette per maltrattamenti, violenze e minacce di morte nei confronti dell’ex moglie.

I fatti che riguardano l’accusa sarebbero avvenuti tra il 2016 e il 2020 tra la provincia di Caserta e quella di Napoli. L’uomo avrebbe picchiato e maltrattato anche psicologicamente l’ex compagna anche dopo la loro separazione.