Gli uomini, dopo i 45 anni di età, dovrebbero prestare attenzione ai segnali che il corpo invia, specialmente quando si tratta della salute della prostata.

Sintomi come il bisogno frequente di urinare, la difficoltà nel mantenere un flusso costante e il possibile dolore durante la minzione possono essere indicatori di problemi alla prostata.

Comprendere questi segnali è il primo passo per affrontarli tempestivamente ed evitare l’aggravamento delle cause.

Perché controllare la prostata è importante

La prostata è una ghiandola dell’apparato riproduttivo maschile, situata sotto la vescica, davanti al retto. Il suo ruolo principale è quello di produrre liquido prostatico, ricco di enzimi, proteine ​​e minerali che aiutano a proteggere e nutrire lo sperma.

A partire dai 45-50 anni è consigliabile monitorare spesso la prostata e consultare il medico in caso di sintomi anomali, per non aggravare la causa sottostante.

Questi sintomi possono indicare un adenoma prostatico (chiamato anche iperplasia prostatica benigna) o una prostatite (infiammazione della prostata). In uno stadio più avanzato, purtroppo, la causa può essere anche il cancro.

Problemi alla prostata, quali sono i segnali da non sottovalutare

Ecco i segnali che riguardano la prostata da non sottovalutare se hai più di 45 anni.

Un bisogno frequente di urinare (di notte), può indicare un problema alla prostata.

L’adenoma prostatico, un tumore benigno che corrisponde all’aumento di volume della prostata , può avere un impatto sulla funzione urinaria, causando problemi e disturbi urinari.

Negli uomini dai 50 anni in su, quasi L’80% degli uomini presenta anatomicamente un adenoma, ma non tutti avranno problemi o sintomi. In caso di problemi urinari consultare il medico di base o un urologo.

Problemi di erezione

I problemi di erezione possono essere un segno di adenoma prostatico, ma questo è tutt’altro che sistematico. Non appena si parla di prostata, il paziente teme che i trattamenti influenzino la sua capacità di avere erezioni e quindi di soddisfare la sessualità.

Per fortuna nella stragrande maggioranza dei casi si riescono ad evitare questi problemi. Anche il cancro alla prostata, di solito, non porta ad impotenza.

Perdite urinarie

L’incontinenza urinaria può essere la conseguenza di un adenoma prostatico perché una prostata ingrossata può esercitare pressione sull’uretra e quindi causare perdite.

D’altra parte, se un paziente ha problemi urinari, ci sono pochissime possibilità che siano collegati al cancro. Il cancro alla prostata, infatti, difficilmente causa problemi urinari.

Nella maggior parte dei casi, il cancro alla prostata è un tumore che cresce lentamente e non provoca sintomi, se non quando è troppo tardi. Ecco perché dopo i 45 anni è fondamentale la prevenzione e farsi controllare annualmente da un urologo.

Bruciore durante la minzione

Una sensazione di bruciore nella parte inferiore dell’addome o durante la minzione può essere un segno di prostatite, che è un’infiammazione dolorosa della prostata e può essere collegata a un’infezione batterica. Dovresti parlare con il tuo medico senza indugio, affinché si possa iniziare quanto prima una cura antibiotica, se serve.

Dolore pelvico

Allo stesso modo, il dolore avvertito nella zona pelvica (piccola pelvi) o nella regione lombare, nel pene o nei testicoli può essere indicativo di prostatite.

Questo dolore può essere caratterizzato da minzione dolorosa, fastidio ai genitali o sensazione di pressione nel retto. Dovrai consultare l’urologo il quale stabilirà se la prostate è batterica oppure no. Potrà prescriverti antibiotici e antidolorifici per sopportare il dolore.

Quali sono i segnali di un cancro alla prostata

Il Italia il cancro alla prostata è la terza neoplasia per mortalità. Questo significa che non bisogna sottovalutare i sintomi e la prevenzione. Vediamo alcuni segnali di questo tipo di tumore:

Urina colorata di sangue

La presenza di sangue nelle urine (ematuria in linguaggio medico) può essere indicativa di prostatite o di adenoma prostatico (più raramente). Anche se nella maggior parte dei casi non dobbiamo allarmarci, la presenza di sangue nelle urine, occasionale o ripetuto, non è da sottovalutare.

Se c’è sangue nelle urine è opportuno rivolgersi al medico di base o all’urologo che potrà effettuare un’analisi delle urine, una diagnostica per immagini delle vie urinarie per visualizzare i reni e gli ureteri e, se necessario, una cistoscopia.

Bisognerà escludere che sia causata dal cancro alla prostata.

Altri segnali sono: sangue nello sperma, bisogno di urinare spesso, sensazione di non riuscirsi a svuotare la vescica dopo aver urinato.

In tutti questi casi contatta un urologo e approfondisci i sintomi. La prevenzione può salvarti la vita.