Il pagamento dell’Assegno di inclusione avviene mediante una carta prepagata, la quale può essere ritirata presso l’ufficio postale dopo aver ricevuto una notifica SMS o email da INPSComunica. Al primo ritiro, la ricarica sarà già accreditata.
Stato domanda Adi, come controllarlo?
Per verificare lo stato della richiesta dell’assegno di inclusione, è necessario disporre delle credenziali INPS (Spid, carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi). Accedi al servizio online Assegno di inclusione e accedi alla tua area personale.
Successivamente, fai clic su “Accedi alla DOMANDA” nella sezione Gestione della Domanda per visualizzare lo stato della richiesta.
Consultando l’icona “i” nello stato della domanda, è possibile accedere a informazioni come l’esito positivo dei requisiti, il periodo della disposizione (ad esempio Gennaio 2024), la data di disposizione da parte dell’INPS (ad esempio 25 Gennaio 2024), la data di rendicontazione delle poste e l’importo erogato (ad esempio 494,92 euro).
Adi, perché la domanda è stata rifiutata?
La richiesta di Assegno di inclusione può essere respinta se non si soddisfano i requisiti stabiliti dalla legge, come la residenza anagrafica, il possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo, il superamento dei limiti Isee, la mancata comunicazione dell’inizio lavorativo di un membro della famiglia o le dimissioni volontarie di un componente nei 12 mesi precedenti.
Spesso, la domanda per l’Assegno di inclusione viene respinta a causa della mancanza dei requisiti Isee. Questo criterio si basa principalmente sul reddito complessivo dei membri della famiglia, riferendosi al reddito dell’anno 2021 per l’Isee 2023 e all’anno 2022 per l’Isee 2024.
È fondamentale verificare non solo l’attestazione Isee, ma anche il quadro FC8 della dichiarazione DSU di tutti i membri della famiglia. In alcuni casi, la pratica può essere sospesa per assenza alla convocazione presso i servizi sociali, il centro per l’impiego o per la mancata partecipazione ai progetti di utilità sociale.