Chi è Davide Ferrerio, il ragazzo di Bologna finito in coma nell’agosto del 2022 a seguito di un improvviso pestaggio. Il giovane, che si trovava a Crotone in vacanza con la famiglia, era stato improvvisamente aggredito da uno sconosciuto per strada. Poi si è scoperto che c’era stato uno scambio di persona.
Chi è Davide Ferrerio, in coma dopo un pestaggio? La sua storia e cos’è successo
Davide Ferrerio ha 21 anni, vive a Bologna e al momento si trova in coma. Il giovane è in uno stato vegetativo dopo un’aggressione avvenuta la sera dell’11 agosto 2022 tra le strade di Crotone. Qui stava trascorrendo le vacanze insieme alla sua famiglia.
Ad aggredirlo è stato Nicolò Passalacqua, il quale è già stato condannato in Tribunale. Questi, all’epoca dei fatti, era fidanzato con una ragazza minorenne, di 17 anni per la precisione. La minore aveva ricevuto dei commenti inopportuni da un utente sconosciuto sui social.
Così, secondo le ricostruzioni emerse in seguito, Passalacqua si era organizzato assieme alla madre della giovane per un cosiddetto “incontro punitivo”. Il responsabile dei commenti però all’appuntamento non si è mai presentato.
Il giovane ragazzo bolognese è finito vittima di questo delitto a causa di uno scambio di persona. Lui infatti, come è emerso, era estraneo ai fatti. L’aggressore aveva colpito Ferrerio pensando che fosse lui che infastidiva sui social la ragazza di cui si era invaghito.
Oggi sappiamo che Nicolò Passalacqua, riconosciuto anche grazie a testimonianze e a telecamere di sorveglianza presenti nella zona in cui è avvenuta l’aggressione, è stato condannato in primo grado a 20 anni e 4 mesi di reclusione con l’accusa di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione.
La famiglia della vittima è in cerca di giustizia da quando si è verificato il tragico avvenimento. Ad esporsi pubblicamente più volte è stata la mamma del ragazzo, la signora Giuseppina (detta Giusy) Orlando, che ha visto la vita di suo figlio cambiare per sempre in modo violento ed ingiusto.
Il ragazzo bolognese da 17 mesi si trova in coma irreversibile.
Davide ha davvero le “ossa fragili”?
Oggi si torna a parlare del caso di Davide Ferrerio perché ci sono importanti novità che potrebbero portare una svolta. Secondo quanto emerso, c’è stata una nuova perizia da parte di un medico legale sul corpo della vittima, la quale si trova ancora in stato vegetativo.
Nel documento si leggerebbe che il 22enne bolognese si troverebbe in coma a causa di una malattia di cui soffre o soffriva: l’osteogenesi imperfetta, più comunemente nota come “ossa fragili”. Sembrano essere queste le conclusioni esposte dall’esperto nell’ultima perizia.
Tali considerazioni verranno portate in Appello e potrebbero far cambiare l’esito del processo a carico dell’aggressore Nicolò Passalacqua, che al momento risulta essere in condannato in primo grado a 20 anni e quattro mesi.
Ma Davide soffriva o soffre davvero di questa malattia? È per questo motivo che è finito in coma a seguito del pestaggio avvenuto nell’estate del 2022?
A rispondere in modo indignato è stata la mamma della vittima. La signora ha riferito che suo figlio non era più malato da qualche tempo. In merito alla nuova perizia ha commentato:
È una vergogna. Mio figlio non era più malato, tanto che giocava anche a calcio. Non si può cambiare l’imputazione.
Secondo quanto riferito dunque dalla madre di Davide, i problemi ossei di cui lui soffriva in precedenza non avrebbero nulla a che fare con quanto avvenuto.
Dall’altra parte però il legale difensore di Passalacqua, l’avvocato Salvatore Iannone, ha riferito che secondo la consulenza, l’imputato non avrebbe sferrato alcun pugno da dietro alla vittima come invece affermato in primo grado.
L’avvocato ha riferito che Passalacqua avrebbe sferrato un colpo che ha causato la caduta a terra di Ferrerio. Così il ragazzo bolognese avrebbe sbattuto la testa sull’asfalto e da qui sarebbe nato il trauma neurologico, anche in virtù di quanto emerso nella nuova perizia.
Qualora venisse confermata la correlazione tra la fragilità scheletrica della vittima e lo stato vegetativo in cui si trova adesso, le cose potrebbero cambiare per l’aggressore. Egli potrebbe risultare coinvolto in un modo meno grave e di conseguenza la condanna a suo carico potrebbe cambiare.