Per chi intende investire nella finanza decentralizzata, è molto importante riuscire a individuare i progetti che presentano effettive possibilità di remunerazione. Un compito non proprio facile, alla luce del gran numero di soluzioni che affollano questo segmento del mercato.

La domanda che in molti si pongono, al riguardo, è la seguente: come analizzare i progetti DeFi, in modo da riuscire a individuare quelli più promettenti? Proviamo a dare una risposta al quesito.

Progetti DeFi: l’importanza della due diligence

La finanza decentralizzata è una tendenza in continua crescita. Periodicamente il mercato si arricchisce di nuove soluzioni che intendono dare risposte ad esigenze ad essa collegate. Un afflusso che rende difficile per gli investitori riuscire a districarsi al meglio in un panorama estremamente concorrenziale.

Il modo migliore per farlo è rappresentato dalla due diligence, ovvero in quell’attività di indagine che è finalizzata alla raccolta e alla verifica di tutte le informazioni necessarie per riuscire ad avere una corretta valutazione delle attività di un’azienda.

Nel settore della DeFi la due diligence si rivela effettivamente molto preziosa, in quanto gli investimenti in tale ambito sono complicati dal fatto che molte aziende sorgono con il semplice intento di sfruttare la tendenza in atto, senza però possedere le caratteristiche tecnologiche in grado di aiutarle a farsi effettivamente largo. Senza contare i potenziali rug pull che sono una triste consuetudine della finanza decentralizzata.

Riuscire a dare vita ad una valutazione approfondita degli aspetti collegati ad un determinato progetto permette agli investitori di assumere decisioni fondate sulla logica e, in tal modo, mitigare i rischi che sono tipici del trading. In tal modo è possibile porre le basi per un investimento consapevole e in linea con il livello di rischio che l’interessato è disposto a correre.

I parametri da tenere in considerazione

Per riuscire a dare vita ad una due diligence corretta, occorre prendere in considerazione una serie di parametri. Tra di essi, in particolare, vanno a rientrare:

  • la capitalizzazione di mercato, indicata in inglese come market cap, che si concretizza nel calcolo dell valore complessivo dei token circolanti di un determinato progetto. Il dato viene calcolato procedendo alla moltiplicazione del prezzo corrente di un coin per il numero di monete virtuali emesse;
  • il valore totale bloccato (TVL), in pratica l’importo aggregato dei fondi bloccati all’interno di un protocollo di finanza decentralizzata. Sono le risorse che i fornitori di liquidità apportano ad un determinato progetto e si tratta in effetti di un dato di rilievo. Dal Total Value Locked è possibile desumere la valutazione da parte degli investitori della piattaforma in cui è stato depositato: più alto è il TVL, maggiore è la fiducia che questi ripongono nella stessa;
  • il volume giornaliero delle operazioni, dal quale è possibile desumere lo stato di salute di un progetto. Se nel corso delle ultime 24 ore il valore totale delle operazioni eseguite all’interno di uno specifico protocollo DeFi è elevato, significa che c’è un ottimo livello di liquidità e un ecosistema popolato. Un interesse attivo da parte di investitori e trader può riflettersi in positivo sulla quotazione di un token, oltre a dare preziose indicazion sul suo stato di salute generale;
  • il numero degli indirizzi unici. Sapere quanti wallet sono interessati ad uno specifico progetto è un altro dato in grado di far capire il reale interesse intorno ad esso. Se gli indirizzi unici sono molti e tendono a crescere potrebbe trattarsi di un segnale positivo. Il condizionale è però d’obbligo, in quanto il dato è facilmente manipolabile da chi è interessato a farlo;
  • il tasso di inflazione, che dipende dalla creazione di nuovi token da parte di un protocollo. Ove il dato sia basso può essere un dato positivo, ma per capire meglio cosa attendersi occorre consultare la tokenomics. In particolare è importante capire se ci sia un tetto all’offerta di token: in caso positivo il progetto assume un aspetto deflazionista, tale da avvantaggiare nel medio termine la sua quotazione;
  • la sicurezza e la revisione periodica delle misure ad essa collegate. Molti progetti DeFi si fondano su smart contract, che possono però presentare bugs di vario genere. Per verificarne la solidità le aziende DeFi si affidano ad audit periodici, ovvero controlli effettuati da aziende specializzate in questo settore. Occorre quindi verificare se il protocollo su cui si intende puntare effettua questi esami, per evitare pessime sorprese;
  • la presenza di una comunità numerosa e vivace. Il livello di coinvolgimento in un protocollo è molto importante, in quanto crea una base di sostenitori su cui contare. Sostenitori che possono rivelarsi ottimi testimoni della sua bontà, convincendo altri ad unirsi al progetto. Per capire questo dato, è possibile monitorare i forum di discussione su Reddit, X, Telegram o Discord.

Conclusioni

Prima di investire su un protocollo di finanza decentralizzata, occorre cercare di capirne l’effettiva validità. A renderlo obbligatorio è il fatto che la DeFi rappresenta un ambito estremamente concorrenziale. Un progetto in voga in un determinato momento, potrebbe non esserlo più qualche mese dopo, per le sue debolezze intrinseche.

Per cercare di individuare le soluzioni che potrebbero rivelarsi vincenti, occorre mettere in campo una due diligence molto accurata. Un’analisi tesa a capire aspetti chiave come la validità tecnologica di una soluzione, la presenza di una comunità a sostegno, il valore totale bloccato al suo interno e altri dati che, in ultima analisi, devono riuscire a dare un’idea ben precisa del livello di coinvolgimento degli investitori.

Proprio dall’interesse del mercato può dipendere, in larga parte, il successo di un protocollo di finanza decentralizzata. Investire sull’onda di una tendenza e senza analizzare un progetto può rivelarsi alla stregua di un boomerang. Ecco perché un’accorta due diligence dovrebbe essere condotta prima della decisione finale.