Un giorno tanto atteso e finalmente è arrivato. Il primo Congresso Programmatico di Alternativa Popolare, dove il segretario Stefano Bandecchi illustrerà la sua linea, i suoi obiettivi, richiamando l’attenzione a quello che sta avvenendo in Italia, con l’ingresso di un nuovo partito, di nuove idee e soprattutto di un nuovo slancio.

Al via il primo Congresso Programmatico di Alternativa Popolare. Il presidente Alli: “Offriamo un’opportunità che va oltre i soliti schemi”

Le giornate sono il 27 e il 28 gennaio a Terni, con Alternativa Popolare e il segretario Stefano Bandecchi che al PalaTerni ospiterà non sono chi vuole entrare a far parte di un nuovo modo di fare politica che poi, come spesso osserva lo stesso Stefano Bandecchi, è quello sano, semplice e chiaro ovvero della partecipazione attiva, vera e della condivisione. Ci saranno i vertici del partito e diversi assessori e consiglieri, ma anche candidati e poi pure una figura come il presidente Paolo Alli.

A tutti gli italiani che credono nel proprio Paese e nell’Europa e condividono i valori del popolarismo di Sturzo e De Gasperi, Alternativa Popolare offre una opportunità che va oltre gli schemi proposti dalle forze politiche presenti oggi sullo scenario nazionale. AP fa parte della famiglia del Partito Popolare Europeo, del quale fa proprio il manifesto dei valori“, le parole di Paolo Alli.

Saranno una due giorni di eventi che si terranno al PalaTerni e si partirà sabato 27 gennaio alle ore 16:00 per concludersi domenica alle 13:00. La conferenza prevederà le relazioni dei protagonisti del partito, gli interventi di ospiti quali rappresentanti degli altri partiti, giornalisti, studiosi e opinionisti, che dibatteranno sui temi politici di attualità, e il confronto fra militanti e responsabili dei dipartimenti in merito alle proposte programmatiche

Il segretario di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi chiama tutti a raccolta: “L’Italia è chiamata a giocare la partita del proprio futuro, superando vecchi slogan e ricette inefficaci. I nostri pilastri sono la difesa di una visione comunitaria e liberale, l’economia sociale di mercato, per coniugare libera iniziativa e solidarietà, la cura dell’ambiente, lo sviluppo economico e la tutela della salute, il rafforzamento del legame transatlantico e la centralità dell’Europa negli equilibri geopolitici mondiali“.