Fiorella Mannoia a Sanremo 2024 per la sesta volta sul palco del Teatro Ariston, a sette anni di distanza dalla partecipazione con “Che sia benedetta”, seconda classificata nel 2017 (alle spalle di Francesco Gabbani con Occidentali’s Karma e non a caso i due saranno insieme nella serata delle Cover e duetti a cantare insieme questi due brani).

La prima volta all’Ariston risale al 1981 quando performa in gara con la canzone “Caffè nero bollente”. La seconda è nel 1984 con “Come si cambia” che la consacra a tutti gli effetti come straordinaria interprete. Il 1987 tocca a “Quello che le donne non dicono”, canzone scritta da Enrico Ruggeri, il primo tra i grandi cantautori a credere in lei, dando il via quel percorso musicale che da sempre la caratterizza, con cui vince il premio della critica che si aggiudica anche al Festival del 1988, grazie ad un altro incontro importante, quello con Ivano Fossati che scrive per lei “Le notti di maggio”.

Nella 74esima edizione della kermesse canora di mamma Rati torna con “Mariposa“, di cui firma in prima persona il testo insieme a Cheope e Carlo Di Francesco. Un brano che racchiude un messaggio per lei particolarmente importante e che porta avanti con impegno in ogni occasione: l’orgoglio di essere donna.

Fiorella Mannoia a Sanremo 2024: il significato di Mariposa

In un incontro con la stampa nella serata di giovedì 25 gennaio 2024, Fiorella Mannoia ha spiegato il significato di Mariposa, canzone in gara al Festival di Sanremo: “Durante la visione della serie Il grido delle farfalle sulle sorelle Mirabal, las Mariposas. Le chiamavano così perché erano le più belle di tutto il villaggio. Combattevano la dittatura e fecero una brutta fine perché il governo le ammazzò e invece fecero passare l’accaduto per un incidente automobilistico. Il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne proprio per la loro uccisione. La canzone è nata dopo la visione di questa serie, anche se non si nominano nel brano“. Mariposa è un manifesto femminile ed ogni frase è una immagine. Un testo importante su una musica gioiosa, ritmica, latina e questa sarà la grande sorpresa per il pubblico del Festival.

Con le musiche di Carlo Di Francesco, Federica Abbate e Mattia Cerri, Mariposa è un vero e proprio manifesto di donne. La Mannoia canta le voci di ognuna di loro, nel tempo, nella storia, nel sentimento e nel mistero, raccontandole nella loro libertà, forza, dolore, gioia, amore. Tutti gli opposti delle donne vivono con orgoglio in questo brano e si uniscono tra i versi gridando insieme l’identità eterna e inviolabile di ciascuna.

Il ritorno a Sanremo

La Mannoia ha dichiarato che a Sanremo si va con una canzone importante e per lei questo brano è speciale: “Ci posso tornare più spensierata, più serena, più tranquilla? Mentirei. Ogni volta che si sale su quel palco, soprattutto in gara, le emozioni sono sempre le stesse. Le paure sono sempre le stesse. Non conta l’età. Succede sempre la stessa cosa a tutti“.

Sanremo rappresenta una prima importantissima tappa per l’artista in questo anno così speciale: il prossimo aprile la cantante infatti spegnerà 70 candeline ed è pronta a festeggiare questo traguardo nella dimensione per lei più naturale, sul palco, con tante sorprese e con un nuovo importante progetto dal vivo che la vedrà protagonista: “Cerco di non pensare a quel 7 perché mi fa effetto. Non me li sento affatto 70 anni. La mia testa vuole giocare, sperimentare, divertirsi. Un anno importante perché lo vorrò festeggiare. Stiamo cercando di organizzarci per cercare di capire che festa vorrò fare“.

Intanto il 4 e 5 maggio sarà protagonista di Una Nessuna Centomila in Arena alla RCF Arena di Reggio Emilia (Campovolo).