Risultati asta BOT 26 gennaio 2024: con la pubblicazione del comunicato stampa del 23 gennaio 2024 il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha annunciato l’emissione dei Buoni Ordinari del Tesoro in asta durante il corso della giornata di oggi, venerdì 26 gennaio 2024.

Nella giornata odierna, poi, il Dipartimento del Tesoro del MEF ha pubblicato all’interno del proprio sito web ufficiale tutte le informazioni di dettaglio per quanto riguarda gli investitori che hanno preso parte al collocamento.

Ecco, nello specifico, che cosa è stato annunciato da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze nel comunicato che è stato pubblicato durante il corso della giornata di oggi:

“Sono online i risultati di dettaglio delle aste BOT di oggi, 26 gennaio 2024.

I prospetti, elaborati dalla Direzione Debito Pubblico del Dipartimento del Tesoro, contengono informazioni di dettaglio di particolare interesse per i risparmiatori privati.”

Senza indugiare ulteriormente, quindi, andiamo subito a vedere insieme qual è il contenuto del comunicato che è stato pubblicato dal Dipartimento del Tesoro del MEF in merito ai risultati di dettaglio dell’asta BOT del 26 gennaio 2024.

Risultati asta BOT 26 gennaio 2024: il MEF pubblica la comunicazione dei risultati di dettaglio dell’emissione

Ecco qui di seguito tutte le informazioni che sono state pubblicate dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) per quanto riguarda i risultati di dettaglio dell’asta BOT del 26 gennaio 2024 (gli importi sono indicati in milioni di Euro; la Base Annua Rendimenti è a 360 gg.; ove non specificato, i rendimenti sono da intendersi semplici lordi).

In particolare, ecco qui sotto i risultati di dettaglio relativi all’asta BOT 6 mesi del 26 gennaio 2024:

  • codice ISIN – IT0005581506;
  • tranche – 1°;
  • durata – 182 giorni;
  • vita residua – 6 mesi;
  • data di emissione – 31 gennaio 2024;
  • data di scadenza – 31 luglio 2024;
  • data dell’asta – 26 gennaio 2024;
  • data di regolamento – 31 gennaio 2024;
  • importo offerto – 7.500,000
  • importo richiesto – 10.579,950;
  • importo assegnato – 7.500,000;
  • prezzo medio ponderato – 98,130;
  • rendimento medio ponderato – 3,770%;
  • rendimento massimo – 3,773%;
  • rendimento minimo – 3,758%;
  • rapporto di copertura – 1,41;
  • rendimento di esclusione – 4,768%;
  • rendimento lordo composto – 3,805%;
  • prezzo fiscale – 98,130;
  • importo offerto specialisti – 750,000;
  • circolante (importo totale) – 7.500,000.

Le modalità di collocamento supplementare dei Buoni Ordinari del Tesoro

Buoni Ordinari del Tesoro in emissione, dei quali abbiamo già parlato proprio durante il corso dei precedenti paragrafi, sono stati collocati sul mercato primario durante il corso della giornata di oggi, venerdì 26 gennaio 2024, tramite il meccanismo dell’asta competitiva in termini di rendimento, anziché in termini di prezzo.

Entrando maggiormente nel dettaglio in merito alle modalità che riguardano il collocamento supplementare di questa specifica tipologia di Titoli di Stato, il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato che possono prendere parte al collocamento supplementare dei BOT semestrali esclusivamente gli operatori “Specialisti in titoli di Stato” che hanno partecipato anche all’asta ordinaria di oggi sul mercato primario.

L’assegnazione sarà effettuata tenendo conto del rendimento medio ponderato, il quale è venuto fuori alla conclusione dell’asta sul mercato primario, così come abbiamo già specificato anche durante il corso del precedente paragrafo.

Tornando a ciò che concerne la procedura del collocamento supplementare, invece, quest’ultima sarà effettuata in base alle disposizioni legislative che sono state pubblicate da parte dal Ministero dell’Economia e delle Finanze all’interno dell’apposito decreto di emissione relativo ai Titoli di Stato in oggetto.

In particolare, l’offerta viene fissata in misura pari al 10% dell’importo nominale che è stato offerto durante il corso dell’asta ordinaria e segue i criteri che sono contenuti all’interno dell’apposito decreto di emissione.

Questa percentuale, però, può essere modificata in maniera discrezionale dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze, tenendo conto del numero delle richieste che vengono effettuate da parte degli operatori abilitati.