Le foto di Berlusconi e di Tajani. Passato, presente e futuro del partito. Le luci azzurre. Intorno all’ingresso del Salone delle Fontane dell’Eur, a Roma, c’è infine il numero 30, celebrando il trentennale dell’ingresso in politica di Silvio Berlusconi, a capo di Forza Italia. “Le radici del futuro” è il titolo dell’appuntamento e il partito si incontra, si conta e fa i conti. Dice “Ci siamo” e, come dimostrano le parole raccolte dall’inviato di Tag24 Michele Lilla, non mancano frecciatine agli alleati di governo.

La convention di Forza Italia all’Eur per i 30 anni dall’ingresso in politica di Silvio Berlusconi

Per restare trent’anni sul palcoscenico nazionale vuol dire che un partito ha contenuti, storia e ha avuto uno straordinario leader che ha avuto la straordinaria capacità di rendere possibile la sopravvivenza del partito per i prossimi 30 anni. Siamo il perno di un’azione di governo destinata a contare sempre di più in Europa, perché tra le anime del Partito popolare europeo e senza Ppe non si governa. Per il resto continueremo le nostre battaglie storiche: lotta alla pressione fiscale, riforma della giustizia, lotta alla burocrazia e difesa del ceto medio.

Parole del vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, chiamato anche a dare una risposta su una sua eventuale candidatura alle prossime elezioni europee.

Non lo so ancora. Aspettiamo il congresso nazionale per rispetto dei delegati, poi deciderò. Ascoltando anche gli altri leader di maggioranza.

Il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ricorda i trent’anni e poi entra nel vivo del dibattito attuale intorno al partito, passando anzitutto alla famiglia Berlusconi.

Ci sarà un altro Berlusconi candidato con Forza Italia? Ciascuno deve sentirsi nella condizione di intraprendere un percorso e, se qualcuno della famiglia sta pensando a un ruolo attivo in politica, la cosa non ci deve riguardare. È una scelta personale.

Sibillino (anzi, no) è poi il “consiglio” alla premier Meloni.

In questo momento, la presidente del Consiglio ha la responsabilità di tenere unita la maggioranza e, per farlo, penso che possa prendere come punto di riferimento proprio Berlusconi, che si è sempre preoccupato per gli alleati, compiendo anche dei passi indietro. La candidatura alle Europee? Ci sta pensando, come sta facendo Tajani. Se pensa che la sua candidatura possa rinforza il suo partito è legittimata a compiere la scelta.

Tra gli eredi di Berlusconi: “Dobbiamo portare avanti il suo esempio”

E fioccano i ricordi e gli aneddoti. I pensieri del popolo azzurro che si ritrova all’Eur. C’è anche il vicepresidente della Camera Giorgio Mulé, che ricorda il primo incontro con il leader nel 1993, a Palermo.

Di Berlusconi deve rimanere il suo insegnamento politico – dice – e la rivoluzione liberale che tutti noi dobbiamo portare avanti. Le divisioni nel partito? Se non fossimo in grado di ricucirle sarebbe una dimostrazione di incapacità.

Nel video che segue, le interviste al popolo azzurro.