Nato a Cave de’ Tirreni, cresce calcisticamente nella squadra della sua città ma è quando approda a Roma, per vestire la maglia della Lazio, che compie il definitivo salto di qualità e si afferma in Serie A. Tre stagioni, dal 1989 al 1992, con la maglia biancoceleste addosso, prima vestire quelle di Torino, Ancona e Udinese, e approdare al Napoli nel 1997. Poi la carriera da allenatore e quella da dirigente sportivo. Ora che due squadre che hanno fatto parte della sua vita e della sua carriera si affronteranno, per commentare Lazio-Napoli, Sergio, che è un doppio ex del match, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Lazio-Napoli, Sergio a Tag24
Archiviato il viaggio a Riad per la Supercoppa italiana, adesso la testa torna rapidamente al campionato. Domanica allo stadio Olimpico, Lazio e Napoli si affronteranno in uno scontro diretto molto importanti ai fini della classifica e della corsa Champions. La squadra di Sarri dovrà dimostrare di aver già dimenticato la brutta sconfitta arrivata in Arabia Saudita contro l’Inter e ritrovare quell’equilibrio e quella solidità che l’aveva contraddistinta negli ultimi mesi. I ragazzi di Mazzarri invece dovranno vincere per rimettersi in corsa e cancellare la rabbia per la finale persa contro i nerazzurri. Sarà in ogni caso un match interessante e per commentare Lazio-Napoli, Raffaele Sergio, che nella sua carriera ha vestito entrambe le maglie, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Lazio e Napoli arrivano dall’impegno in Supercoppa italiana. Che tipo di partita ti aspetti domenica?
“È vero, sono due squadre che arrivano dalla Supercoppa e il Napoli, rispetto alla Lazio, è arrivato anche in finale, ma penso che i biancocelesti abbiano qualcosa di più in questo momento. Sarri ha a disposizione una rosa più collaudata, mentre Mazzarri dovrà fare i conti con una serie di assenze importanti. Sarà una partita equilibrata, tra due ottime squadre, anche se credo che la Lazio possa avere un vantaggio”.
Come hai già sottolineato, il Napoli dovrà fare i conti con tante assenze, complici anche i cartellini arrivati in Supercoppa. Cosa pensi di questo regolamento?
“Non lo so, il calcio è diventato un mondo molto particolare e sta andando verso una direzione prettamente economica. È normale che, quando sono i soldi a muovere tutto, ci si deve adattare a tutto quello che succede. Se avessero potuto scegliere, non penso che gli allenatori avrebbero voluto fare una competizione simile. Purtroppo il Dio Denaro la sta facendo sempre più da padrone nel calcio”.
In Supercoppa Mazzarri ha mostrato anche un Napoli diverso, facendo il passaggio a tre in difesa. Contro la Lazio ti aspetti che riparta da questo modulo?
“Credo proprio di sì, perché Mazzarri è una persona molto intelligente. Quando è arrivato al Napoli ha provato a copiare Spalletti, come gli era stato chiesto, ma poi ha capito che non avrebbe funzionato e adesso ha cambiato modulo. Lui ha il suo modo di fare calcio e in Supercoppa si è visto alla grande. Mazzarri deve fare il Mazzarri e dare un’identità precisa alla squadra. Credo che ora sia sulla strada giusta. Vediamo anche come saranno i nuovi acquisti che sono arrivati nelle ultime ore. Resto però del parere che, guardando all’ultima giornata di campionato, la Lazio abbia qualcosa in più sia nella rosa che a livello tecnico”.
A proposito dei biancocelesti, in campionato arrivavano da quattro vittorie consecutive più il derby in Coppa Italia, ma in Supercoppa contro l’Inter hanno fatto una brutta figura. Qual è la vera Lazio e a cosa può ambire?
“Sono convinto che la Lazio abbia una rosa abbastanza competitiva perché ha elementi importanti in tutti i ruoli. Mancava qualcosa lì davanti, ma con l’arrivo di Castellanos ha trovato anche un vice Immobile bravo ed affidabile. Dobbiamo dimenticare l’ultima partita fatta, quella in Arabia Saudita contro l’Inter, perché secondo me sono andati per fare una gita. Se analizziamo però gli ultimi due mesi, è innegabile che Sarri abbia trovato continuità dal punto di vista fisico, tecnico e mentale. La Supercoppa è stata solo una parentesi e quando arrivano batoste del genere molte volte fanno bene e ti fanno tornare con i piedi per terra”.