Classe 2000, che nonostante tutto il mondo lo ha già conosciuto, Neuhén Perez è quella garra che il Napoli ha cercato e che spera possa dare nuova linfa al gruppo. Lo ha dimostrato in Argentina, in Spagna e in Italia, visti i numerosi prestiti a cui è andato incontro.
Neuhén non si è mai fermato, ha tirato dritto, convinto di se stesso e di un destino che alla fine avrebbe premiato la sua forza di volontà. Ora trasformatasi in cazzimma napoletana, visto il trasferimento alla corte di Walter Mazzarri. E’ il quinto colpo invernale di Aurelio De Laurentiis: all’Udinese 18 milioni tra 16 di base fissa e 2 di bonus, mentre al giocatore un quadriennale da 1.6 milioni di euro a stagione.
Nehuén Perez abbraccia Napoli
Argentina-Napoli è un connubio storico, Perez va a rinforzare il concetto. E pensare che poteva farlo nelle vesti di attaccante. Perchè quel 24 giugno del 2000 a Hurlingham nasce un Nehuen che avrebbe cominciato all’età di cinque anni a prendere a calci un pallone al “La Quinta de los Pibes” nelle vesti di punta. Già, proprio così, e con risultati interessanti. Talmente tanto che nel 2007 l’Argenitnos Juniors decide di portarlo dalle sue parti.
Anche qui la porta la vede bene, ma nel corso degli anni avviene la metamorfosi da centrale di difesa, stupendo ancor di più, riuscendo anche ad attirare l’attenzione della Nazionale Under 17 e 18. Piace eccome Nehuén, specie a mister Simeone, che nel 2019 lo porta all’Atletico Madrid. Tappa di passaggio nonostante i gradi da predestinato, visto che Perez viene mandato a farsi le ossa al Famalicao in Portogallo, per poi passare al Granada.
Appena 14 presenze qui, quanto bastano però per attirare l’attenzione dell’Udinese, che lo prende nel 2021 con la formula del prestito annuale con opzione per il secondo (prima il rinnovo con l’Atletico fino al 2026). Ma in Friuli arriva l’esplosione, Perez impatta come meglio non potrebbe, convincendo la famiglia Pozzo ad acquistarlo definitivamente nel luglio del 2022, diventando un punto di riferimento della retroguardia bianconera. In totale porta in cascina 79 presenze condite da 2 gol, con il Napoli che in questa sessione di gennaio decide di puntare sull’argentino per aumentare la solidità difensiva e permettere a Mazzarri di puntare sulla difesa a tre.
Un occasione da sogno per il giocatore, lì dove ha scritto la storia Maradona, il massimo per un figlio della Selecionn. Una storia pronta ad essere scritta.
Caratteristiche tecniche
Nel segno della difesa a tre. L’acquisto di Perez da parte del presidente De Laurentiis è stato fatto per un motivo: permettere a Mazzarri di poter andare avanti con la difesa a tre. Ad oggi è l’abito che meglio si intona alle caratteristiche degli azzurri, servono risultati, ben venga l’accantonamento della difesa a quattro.
E con Perez questo si può fare. La zona di destra della difesa è il suo regno, dove spicca per le sue doti fisiche. E’ l’arma di un giocatore che fa dell’aggressività la sua arma principale, andando spesso alla ricerca dell’anticipo per non permettere all’avversario di turno di poter pensare. A volte troppo irruento, è riuscito a migliorare dal punto di vista della tecnica di base, risultando utile in fase di impostazione da basso, giocando la palla senza andare in paranoia in caso di pressione alta avversaria.
La sua fisicità gli permette di essere pericoloso anche in fase offensiva, risultando un fattore anche sui calci da fermo. lo dimostrano i due gol con l’Udinese, arrivati entrambi di testa. Il jolly che serviva a Mazzarri. Il tecnico livornese potrà puntare ancor di più con la difesa a tre grazie a lui, ma all’evenienza può passare tranquillamente anche a quattro, senza doversi preoccupare. Perchè Perez infonde sicurezza. E vuole farlo anche con il Napoli.