L’ergofobia è la paura e il panico di lavorare, è un disturbo che può avere un impatto significativo sulla vita professionale e personale di un individuo.
Si manifesta attraverso un forte timore o ansia legati all’idea di dover affrontare compiti lavorativi. Questo può portare a evitare situazioni lavorative o a sperimentare notevole disagio quando ci si trova sul luogo di lavoro.
Come si può affrontare questa fobia e come si può superare? Scopriamo i dettagli e le strategie efficaci.
Cos’è l’ergofobia, la paura di lavorare
Hai un nodo allo stomaco la domenica sera all’idea di tornare al lavoro il giorno dopo? Quando sei a lavoro provi vertigini, panico, disagio?
Hai la fobia del lavoro, si chiama ergofobia.
Si tratta di una fobia poco conosciuta al grande pubblico e poco diffusa. È caratterizzata dall’impossibilità per le persone che ne soffrono di andare a lavorare o cercare un lavoro.
Spesso la fobia si scatena in seguito ad un evento difficile: un fallimento professionale, un’umiliazione sul lavoro, mobbing, e così via.
Le persone che soffrono di ergofobia sanno che la loro paura non è razionale, ma come tutte le fobie non sono in grado di affrontarla.
Quali sono i sintomi dell’ergofobia?
I sintomi sono numerosi e variano a seconda della persona. Alcuni sintomi comuni sono:
- nodo allo stomaco la domenica sera alla prospettiva di tornare al lavoro il giorno dopo;
- una sensazione di disagio, vertigini sul posto di lavoro;
- dolori di stomaco o mal di schiena;
- problemi di sonno, grave ansia;
- sudori freddi o, al contrario, vampate di calore;
- aumento della frequenza cardiaca;
- attacchi di ansia o attacchi di panico.
Chi consultare in caso di ergofobia?
Poiché l’ergofobia si manifesta con una gamma abbastanza ampia di sintomi, a volte è difficile fare una diagnosi. Ma è necessario rivolgersi al proprio medico il quale ci indicherà un professionista della salute mentale.
La prima difficoltà per un medico sarà identificare che il problema deriva dal lavoro. Grazie alla temporalità, però, questo può essere più semplice.
Quando un paziente ha un nodo allo stomaco la domenica sera alla prospettiva di tornare al lavoro oppure presenta diversi disturbi sul posto di lavoro: aumento del battito cardiaco, sudorazione eccessiva, nausea, malessere, è quasi certo che il malessere derivi dal lavoro.
Una fobia è l’espressione di un conflitto interiore derivante da mancanza di fiducia o autostima, convinzioni sul lavoro ereditate dall’infanzia, shock emotivo, traumi o fallimenti professionali, o mobbing subito in passato.
Tutti possono essere colpiti, prima o poi, da questa fobia del lavoro, e saranno, purtroppo, anche più a rischio burnout.
Ergofobia: come superare la paura del lavoro?
Se l’ergofobia è diventa invalidante quotidianamente, bisognerà affrontarla con alcuni metodi.
Farmacologico
Se i tuoi sintomi sono molto debilitanti (attacchi d’ansia o attacchi di panico) e influiscono sulla tua vita quotidiana, il medico può prescriverti farmaci ansiolitici per agire sulle manifestazioni di ansia.
Questo rimedio, però, è solo temporaneo. Ci vuole un supporto psicologico per comprendere la causa di questa fobia e lavorare su di essa.
Terapie cognitivo comportamentali (CBT)
Le terapie cognitivo comportamentali (CBT) sono particolarmente efficaci nel trattamento dei sintomi di ansia, fobie e disturbo ossessivo compulsivo. L’obbiettivo è distanziarsi dai pensieri attraverso tecniche di rilassamento o consapevolezza, autoaffermazione, ecc.
Questo tipo di terapia porta ad ottimi risultati.
Psicoanalisi
Intraprendere la psicoanalisi può anche aiutare la persona che soffre di ergofobia a superare la paura del lavoro. Anche se richiede più tempo rispetto alla terapia cognitivo comportamentale, l’analisi permetterà di identificare le cause di questa fobia, i fattori scatenanti e le strategie di evitamento messe in atto per introdurre gradualmente nuovi schemi di pensiero.