La ritenzione idrica, spesso accompagnata da gonfiore e sensazione di pesantezza, può rappresentare un fastidio per molte persone.

Esistono per fortuna dei rimedi naturali che possono aiutare a contrastare questo problema e favorire il drenaggio dei liquidi in eccesso nel corpo.

Scendiamo nei dettagli e vediamo 5 rimedi naturali contro la ritenzione idrica che, grazie alle loro proprietà diuretiche e depurative, possono contribuire a mantenere un equilibrio idrico ottimale, promuovendo una sensazione di leggerezza e benessere.

Cos’è la ritenzione idrica

La ritenzione idrica si manifesta attraverso segnali evidenti, principalmente sotto forma di gonfiore temporaneo in varie parti del corpo, un fenomeno noto come edema, in ambito medico.

Solitamente, l’edema colpisce la parte inferiore del corpo, come gambe, caviglie e piedi, influenzato dalla forza di gravità. Tuttavia, può estendersi anche a zone come pancia, mani e palpebre.

Questi gonfiori possono causare sensazioni di pesantezza o rigidità, specialmente nelle gambe, accompagnate talvolta da un repentino e inspiegabile aumento di peso.

Nelle donne, la ritenzione idrica può anche contribuire alla comparsa di cellulite acquosa, spesso associata a problematiche di circolazione venosa e linfatica, con gambe costantemente gonfie. Se si sospetta un edema cronico, è consigliabile consultare il medico di famiglia per definire la corretta strategia di intervento.

Ecco 5 rimedi naturali contro la ritenzione idrica

Mentre il nostro corpo deve costantemente bilanciare l’acqua eliminata (sudore, urina, ecc.) e l’acqua assimilata (idratazione, contenuto di acqua degli alimenti, ecc.), il nostro corpo può gonfiarsi e soffrire di ritenzione idrica, perché immagazzina più acqua di quanta ne elimini.

Ecco 5 rimedi naturali per combatterla:

Drenaggio linfatico
Il linfodrenaggio è un massaggio che consiste nello stimolare la circolazione della linfa, un liquido incolore che circola nei vasi linfatici. L’obiettivo del drenaggio è quello di eliminare i liquidi in eccesso.

Se si desidera un risultato più approfondito è meglio rivolgersi ad uno specialista che conosca le tecniche del linfodrenaggio manuale.

Consuma meno sale
Il sale è il nemico numero 1 della ritenzione idrica! Quando seguiamo una dieta troppo ricca di sale, inevitabilmente l’acqua si accumula nei tessuti. Questi tessuti attirano l’acqua e la trattengono, impedendone l’eliminazione. Ecco che il nostro corpo inizia quindi a gonfiarsi.

Evita i cibi pronti, troppo trasformati, il pane bianco, salumi, formaggi. Bisogna inoltre tenere presente che il sale non è solo nemico della ritenzione idrica: consumato in eccesso è responsabile di numerosi disturbi come l’ipertensione o l’ictus.

Introduci proteine nella tua dieta

Il nostro corpo a volte non è in grado di eliminare adeguatamente l’acqua in eccesso nel nostro corpo perché è “fuori controllo”. Questo fenomeno può essere dovuto a uno squilibrio nutrizionale e, in alcuni casi, a una carenza di proteine.

Se siamo carenti di proteine, il sangue, composto per più del 60% di acqua, ne conterrà troppo poche e l’acqua sarà attratta dai tessuti dove la concentrazione di nutrienti è maggiore.

Può quindi verificarsi gonfiore allo stomaco e alle gambe. Con una dieta sufficientemente ricca di proteine, il fegato produce albumina che impedisce all’acqua di penetrare nei tessuti e di accumularsi lì.

Preferisci le carni bianche e il pesce, nonché proteine ​​vegetali come la soia. Evita invece i salumi.

Utilizza erbe drenanti

Ci sono piante che depurano il fegato, i reni e il sistema linfatico. Ci permettono di “drenare” l’acqua in eccesso nel nostro organismo stimolando la microcircolazione sanguigna: l’acqua contenuta in eccesso nei tessuti viene poi “respinta” dal sangue e può essere eliminata.

Tra le piante anti-ritenzione idrica che stimolano il fegato, i reni o il sistema epatico troviamo: il tè verde, la verga d’oro, il tarassaco, la vite rossa, l’ortosiphon (o tè di Giava) o anche la pilosella. Puoi trovarle in erboristeria o parafarmacia.

Cura le eventuali intolleranze alimentari
Le intolleranze alimentari, al glutine o al lattosio ad esempio, possono essere responsabili della ritenzione idrica. L’organismo non produce gli enzimi necessari per la corretta digestione del cibo in questione, il che porta a spiacevoli disturbi digestivi.

Per scoprire se sei intollerante a un alimento, eliminalo dalla tua dieta per circa due settimane e monitora i risultati. Si consiglia inoltre di parlare con il proprio medico.

La ritenzione idrica, infine, può avere anche origine ormonale. A causa delle fluttuazioni ormonali, alcune donne notano ritenzione idrica nel petto e nello stomaco durante il periodo premestruale. Questo tipo di ritenzione idrica, che nonostante tutto resta fastidiosa, è solo temporanea, quindi non c’è da preoccuparsi.