In arrivo il pagamento dell’indennità di 350 euro mensili prevista dal supporto per la formazione e il lavoro, il nuovo strumento introdotto per per favorire l’attivazione nel mondo del lavoro delle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa, attivo dal 1° settembre 2023.
Quando pagano il Supporto Formazione e Lavoro?
I pagamenti dell’indennità di 350 euro mensili saranno eseguiti secondo le seguenti scadenze:
- Il 26 gennaio 2024, per le richieste presentate entro il 15 dello stesso mese che soddisfano tutte le condizioni necessarie.
- Il 15 febbraio 2024, per le richieste presentate entro il 15 del mese precedente ma che soddisfano tutte le condizioni necessarie dopo tale data.
L’INPS sottolinea che il diritto alla percezione dell’indennità è vincolato alla partecipazione effettiva, tramite la piattaforma SIISL, a una serie di attività, tra cui:
- Progetti di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento, accompagnamento al lavoro e politiche attive, compresi i percorsi formativi del Programma nazionale per la Garanzia occupabilità dei lavoratori (GOL).
- Progetti utili alla collettività (PUC).
- Servizio civile universale.
- Iscrizione a percorsi di istruzione degli adulti di primo livello o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo di istruzione.
Nel documento, inoltre, l’INPS fornisce una dettagliata illustrazione del processo di elaborazione delle richieste per il SFL ricevute.
Supporto Formazione e Lavoro, quante domande sono state presentate?
Finora sono state depositate quasi 165.000 richieste per il Sfl, delle quali ne sono state approvate 68.415. Il beneficio concesso, pari a 350 euro al mese per un massimo di 12 mesi durante la partecipazione a corsi di formazione, è stato assegnato a poco più di 27.000 individui. Delle richieste pervenute, solamente 55.297 provengono da ex beneficiari del Reddito di Cittadinanza (Rdc). L’età media dei richiedenti è di 43,4 anni.
Analizzando le fasce d’età dei richiedenti, si nota una presenza relativamente bassa dei giovani: il 37% delle domande proviene da persone con più di 50 anni, seguito dalla fascia dai 41 ai 50 anni (25%), dai 31 ai 40 anni (19%), dai 21 ai 30 anni (17%) e fino a 20 anni (2%). Tra le donne, il 47,1% ha la licenza media, il 38% un diploma di istruzione secondaria superiore e il 7,6% la licenza elementare. Tra gli uomini, il 50,9% possiede la licenza media, il 36,2% un diploma di istruzione secondaria superiore e il 7,1% la licenza elementare.
Quali sono i lavori più ricercati?
Nel sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl) sono stati inseriti 177.799 posti di lavoro, offerti 513.687 corsi di formazione e proposti 106.972 progetti utili alla collettività. Fino a ora, tra gli iscritti alla piattaforma, si è manifestato interesse per 2.932 offerte di lavoro, 4.390 opportunità formative e 1.727 Piani Unici Comunali (Puc). Secondo il primo report del ministero del Lavoro della scorsa settimana, le assunzioni risultavano essere 11.000.
Tra le figure più richieste figurano la babysitter, l’impiegato amministrativo, l’addetto alla logistica di magazzino, l’addetto alle pulizie domestiche, colf, operaio specializzato e magazziniere. Tra i 120.533 curriculum inviati, emergono principalmente esperienze pregresse come badanti, impiegati amministrativi, pulitori di locali, baristi, braccianti agricoli, segretari, commessi, aiuto cuochi, colf e operatori addetti ai servizi di igiene.