Trentadue anni fa in Senegal si tenne la diciottesima edizione del torneo delle nazionali africane di calcio. Esattamente il 26 gennaio del 1992 si disputò la finalissima a Dakar: la partita tra Costa d’Avorio e Ghana che terminò ai tiri dal dischetto passò alla storia come la finale di Coppa d’Africa con sequenza più lunga di rigori.
26 gennaio 1992: finale di Coppa d’Africa con sequenza più lunga di rigori
Era un pomeriggio inoltrato. Di Domenica allo Stadio Léopold Sédar Senghor 60mila spettatori assistettero ad una finalissima lunga.
Non solo non bastarono 90 minuti a Costa d’Avorio e Ghana per aggiudicarsi il trofeo delle nazionali africane ma furono necessari prima i tempi supplementari e poi la lotteria dei calci di rigore.
In quell’occasione Costa d’Avorio e Ghana batterono un record che resiste ancora oggi per la massima competizione di calcio africana per nazionali: ci vollero 24 rigori prima di iscrivere all’albo d’oro il nome della squadra vincitrice.
L’errore decisivo: il tiro dal dischetto che pose fine alla lotteria e consegnò il titolo alla Costa d’Avorio
Dodici rigori furono battuti dalla Costa d’Avorio e altrettanto dal Ghana. Al termine dei primi 5 la lotteria si concluse con il risultato di 4-4 per via degli errori (uno per parte) di Tiéhi (Costa d’Avorio) e Asare (Ghana).
Le due squadre dunque andarono ad oltranza fino a tirare altri sette rigori, l’ultimo fu decisivo per le sorti del torneo. Se la Costa d’Avorio trasformò tutti i penalty il Ghana ne sbagliò uno con il proprio capitano Anthony Baffoe.
L’ex capitano di quella nazionale nonché difensore del Metz, squadra francese della Ligue 1, tirò debolmente verso la porta e consentì all’estremo difensore Pierre Alain Gouaméné Guiahouli di gettarsi a terra sulla sua sinistra con estrema facilità per parare e consegnare alla sua nazionale il trofeo della Coppa d’Africa.