Nel corso del 2024, il Reddito di cittadinanza ha concluso definitivamente la sua erogazione, e attualmente non ci sono più beneficiari di questa misura contro la povertà. Tuttavia, coloro che ricevevano sia il Rdc che l’integrazione dell’Assegno unico e universale per i figli a carico continueranno a percepire quest’ultimo, che verrà erogato sulla carta Rdc, fino alla mensilità di febbraio. Dopo questo periodo, per mantenere l’Assegno unico, sarà necessario presentare una nuova domanda presso l’Inps. È importante notare che, se non viene effettuata la richiesta, i pagamenti saranno interrotti.

Assegno Unico su Reddito di inclusione, quando arriva?

L’Assegno unico e universale per i figli a carico è destinato a tutte le famiglie con figli minorenni, ma anche con figli fino a 21 anni (se impegnati nello studio, nel lavoro, nella ricerca di impiego o nel servizio civile) o figli senza limiti di età se affetti da disabilità. Per coloro che sono già beneficiari, il rinnovo avviene automaticamente, ma è necessario informare l’Inps in caso di cambiamenti significativi avvenuti nell’ultimo anno, come ad esempio la nascita di un nuovo figlio.

La procedura è diversa per chi percepiva il reddito di cittadinanza. Fino a febbraio, l’integrazione dell’Assegno unico verrà ancora erogata sulla carta Rdc. Tuttavia, dal mese successivo, sarà necessario presentare una domanda specifica per continuare a ricevere l’Assegno unico.

Assegno Unico, come rinnovare la domanda?

La domanda deve essere presentata all’Inps, senza requisiti Isee, ma l’importo massimo dell’Assegno unico (199,40 euro al mese per ogni figlio minorenne) sarà corrisposto a chi ha un Isee inferiore ai 17.090 euro. Chi non dispone di un Isee aggiornato al momento della richiesta riceverà solo l’importo minimo previsto: 57,20 euro al mese per ogni figlio minorenne. Pertanto, è essenziale non solo presentare la richiesta, ma anche avere un Isee aggiornato per garantire il giusto importo dell’assegno.

La domanda può essere presentata direttamente sul sito dell’Inps o tramite l’assistenza di un patronato. Se la richiesta viene approvata entro la fine di febbraio, l’Assegno unico e universale continuerà ad essere erogato da marzo senza interruzioni. In caso contrario, è possibile presentare la domanda fino al 30 giugno 2024 per non perdere gli arretrati. Chi presenta la richiesta a giugno riceverà l’Assegno unico da luglio e recupererà gli importi arretrati per le mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno. Coloro che presentano domanda dopo giugno riceveranno solo le future mensilità, senza la possibilità di recuperare gli arretrati.