Investire in oro: quali sono le previsioni in vista del taglio dei tassi? Dopo aver sfondato i 2mila $ l’oncia, le proiezioni parlano chiaro: l’anno 2024 sarà molto positivo per il metallo aurifero.
A condizionare il trend della quotazione dell’oro sono i tassi di interesse che hanno subito continui rialzi, anche se per il momento rimarranno stabili e poi le banche centrali potrebbero decidere di tagliarli. L’inflazione ha rallentato la sua folle corsa ed è molto probabile che la Bce possa decidere di ridurre i tassi di interesse entro la stagione estiva 2024.
Scopriamo in questa guida quali sono le previsioni del trend dell’oro in vista del taglio dei tassi di interesse. Facciamo chiarezza.
Investire in oro: quali sono le previsioni in vista del taglio dei tassi?
Dopo 24 mesi di continui incrementi dei tassi di interesse ci attendavamo che l’oro attraversasse un periodo “nero”. Sorprendentemente il prezzo dell’oro è aumentato e ha sfondato i 2.200$ l’oncia nonostante l’aumento dei tassi di interesse.
La quotazione del metallo aurifero potrebbe rispecchiare la fuga dei capitali verso questo asset da parte della Bce e della Fed e da parte degli investitori più benestanti. Nel corso degli ultimi mesi le banche centrali hanno acquistato tonnellate e tonnellate di oro. Cina, India, Egitto, Singapore, Iraq e Turchia sono i grandi acquirenti di metallo giallo.
I tassi di interesse stanno calando e ciò rappresenta un valido supporto per il prezzo del metallo prezioso. Molti investitori hanno puntato sugli ETF Bitcoin, ma il metallo giallo rispetto all’oro delle criptovalute è più stabile e sicuro. Non a caso l’oro non è altro che una riserva di valore e la valuta digitale coniata da Satoshi Nakamoto ha ancora molta strada da percorrere.
Peter Kinsella, Global Head of Forex Strategy di Union Bancaire Privée, in un rapporto dedicato all’oro sottolinea che l’oro avrà
“un ampio margine di manovra per avvicinarsi alla nostra stima di fair value a lungo termine di 2.200 dollari l’oncia nel 2024, con i rischi posizionati saldamente al rialzo”.
Il taglio dei tassi di interesse atteso per l’anno corrente stimolerà gli investitori istituzionali e gli investitori retail ad incrementare gli stanziamenti verso l’oro. Le attuali tensioni geopolitiche, tra cui la crisi del Mar Rosso, supporteranno la quotazione del metallo aurifero.
Un’eventuale seconda presidenza di Trump negli USA potrebbe portare ad un netto inasprimento delle relazioni tra Stati Uniti e Cina. Pertanto, il metallo giallo come bene rifugio potrebbe essere considerato come un valido asset a questi futuri sviluppi del contesto macroeconomico globale.
Investire in oro: quale correlazione con il dollaro americano?
Il metallo aurifero è inversamente correlato al trend del dollaro statunitense: una riduzione dei tassi di cambio pari all’1% comporta un aumento dei prezzi dell’oro di otto $ l’oncia. Nel caso in cui il dollaro statunitense si indebolisca nel corso dell’anno per l’atteso taglio dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, ciò potrebbe portare ad un aumento della quotazione dell’oro.
A sostenere la quotazione del prezzo del metallo giallo è anche il deficit fiscale degli Stati Uniti d’America, che si aggira intorno a circa 8 punti percentuali del PIL. Nei prossimi anni il rapporto debito/PIL si muoverà verso il 120%.
Come investire in oro?
Ci sono diverse modalità che consentono di investire in oro: dall’acquisto di monete d’oro all’acquisto dei lingotti d’oro, dalla detenzione di gioielli fino all’acquisto di barre d’oro. Oltre all’acquisto dell’oro fisico, è possibile in uno dei fondi negoziati in oro (ETF) oppure investire in fondi comuni d’investimento che possiedono società che estraggono il metallo aureo.
Altra modalità per investire in oro è detenere nel proprio portafoglio futures e opzioni d’oro, ovvero contratti che consentono di acquistare o di vendere un dato ammontare di materia prima (oro) in una data specifica.