Paolo Faragò, ex difensore del Cagliari, ha annunciato l’addio al calcio nonostante un contratto con il Como fino al 30 giugno 2024. Il classe 1993, che vanta 101 presenze in Serie A, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo a trent’anni e iniziare una nuova avventura che nulla ha a che vedere con il mondo del calcio. È stato lo stesso Paolo Faragò a dare l’annuncio del ritiro del calcio giocato con un lungo e toccante messaggio pubblicato sui social.
Paolo Faragò si ritira dal calcio? Il motivo
Nonostante un contratto con il Como fino al termine della stagione, Paolo Faragò ha annunciato l’addio al calcio. Il difensore ha deciso di ritirarsi a trent’anni a causa di un problema all’anca. Negli ultimi anni, infatti, il classe 1993 si è dovuto sottoporre a diversi interventi chirurgici e anche all’utilizzo di una protesi per poter tornare a giocare. Nel corso della sua carriera, Paolo Faragò ha vestito principalmente la maglia del Cagliari: è stato un calciatore apprezzato e sostenuto dai tifosi delle squadre per cui ha giocato, dimostrandosi un grande professionista.
Terminata la carriera calcistica, il calabrese ha deciso di intraprendere una nuova avventura. Porterà avanti la propria cantina, “Tenute Faragò”, situata proprio in Sardegna. Proprio la regione insulare lo ha accolto e lo ha adottato. L’ormai ex calciatore porterà avanti questo progetto con la moglie Irene: i due si sono uniti in matrimonio lo scorso giugno. Lo ha annunciato nel post Instagram di addio:
Ora mi aspetta una nuova sfida, con lo stesso entusiasmo e la stessa passione, ma in un nuovo campo, consapevole che finalmente mi sarà concesso zappare tutte le volte che vorrò”.
Il post di addio
Paolo Faragò ha annunciato su Instagram il suo addio dall’attività agonistica. Il calciatore ha deciso di smettere a trent’anni a causa dei continui problemi fisici. Come ammesso, negli ultimi quattro anni i problemi erano diventati sempre più duri da affrontare: visite, infiltrazioni, interventi e lunghi periodi lontano dal rettangolo di gioco. Per questo motivo ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Ecco il lungo post:
E ora, cosa mi resta?
Forse è questo il senso di vuoto più grande, l’idea di accantonare in un attimo ciò che mi ha fatto compagnia ogni giorno per 30 anni. Realizzare che non sentirò più l’abbraccio dei miei compagni, l’urlo di uno stadio pieno, il rumore dei tacchetti nel tunnel prima di entrare in campo, la rabbia per una sconfitta immeritata e la gioia per una vittoria all’ultimo secondo. Questa è stata la mia linfa, mi ha nutrito e mi ha fatto affrontare periodi esaltanti e momenti bui, mi ha fatto combattere con infortuni e problemi fisici, mi ha dato sempre la certezza che una strada alternativa si potesse percorrere. Negli ultimi 4 anni, poco alla volta, il mio avversario non aveva più una maglia diversa, ma era diventato il mio corpo. Ho fatto di tutto per combatterlo, ma niente, ha vinto lui. Decine di visite, infiltrazioni, interventi chirurgici, ma purtroppo mi ha costretto a desistere. Avrei voluto giocare un po’ di più, a 30 anni mi sarei aspettato di essere nel pieno della mia carriera, è vero, ma come faccio ad essere triste se penso a quanta meraviglia ho vissuto in questi anni? Grazie a chi ho incontrato in questo viaggio, a chi mi ha accompagnato per un giorno o per tanti anni. Non so se sia stata l’esperienza più bella della mia vita, ma so di aver realizzato il sogno di quel bambino che non desiderava altro se non tirare calci ad un pallone. È questo ció che mi resta”.
La carriera di Paolo Faragò: ruolo, infortuni e stipendio
Paolo Faragò ha iniziato la carriera tra i professionisti con la maglia del Novara. Nella stagione 2012/13 è arrivato l’esordio in Serie B: nella sua prima stagione, ha giocato 16 partite, segnando anche due reti. Nel corso della sua carriera, ha giocato complessivamente 294 partite, impreziosite da 36 reti e 18 assist (compreso l’anno nella primavera del Novara). Ha vestito le maglie di Como, Lecce, Bologna e Cagliari. Proprio la squadra sarda è quella a cui è rimasto più legato: sono 100 le presenze in Serie A con la maglia rossoblù, condite da 4 gol e 8 assist.
Il classe 1993 è stato un calciatore duttile, che ha giocato in diverse posizioni nel corso della carriera. Nato centrocampista di destra, ha giocato anche come terzino (anche a sinistra), e all’occorrenza si è adattato anche come difensore centrale o centrocampista. L’infortunio all’anca è sicuramente stato il più duro della sua carriera, quello che lo ha spinto al ritiro. Paolo Faragò si ritira, così, dal calcio giocato.