Dal 18 dicembre 2023 è possibile avanzare la richiesta per l'Assegno di Inclusione (ADI), la nuova misura di contrasto alla povertà che, a partire dal 2024, sostituisce parzialmente il Reddito di Cittadinanza, quest'ultimo definitivamente eliminato.
L'ADI è destinato a specifiche categorie di cittadini, i quali devono soddisfare determinati requisiti e partecipare a un percorso personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa, oltre a dimostrare di possedere risorse economiche al di sotto di una certa soglia. Questo beneficio è composto da due componenti principali:
L'importo dell'ADI varia in base alla composizione familiare, al reddito, al patrimonio e all'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). I fondi vengono erogati tramite una carta ricaricabile denominata "Carta di Inclusione".
Per accedere all'ADI, è necessario che almeno un componente del nucleo familiare soddisfi una delle seguenti condizioni:
È richiesta inoltre la cittadinanza italiana o un permesso di soggiorno, e il beneficiario deve essere residente in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. Per ulteriori dettagli e specifiche, si consiglia di consultare la Circolare dell'INPS.
Il nucleo familiare del richiedente deve soddisfare congiuntamente i seguenti criteri reddituali e patrimoniali:
Inoltre, i massimali sono incrementati di:
L'ISEE in corso di validità è obbligatorio al momento della compilazione della domanda di accesso al beneficio. Per le richieste presentate fino a febbraio 2024 senza un ISEE in corso, la verifica dei requisiti per i pagamenti di gennaio e febbraio 2024 si basa sull'ISEE al 31 dicembre 2023. Tuttavia, per i successivi benefici, è essenziale avere un ISEE in corso di validità. Pertanto, dal marzo 2024, in assenza della nuova attestazione ISEE per il 2024, la prestazione sarà sospesa.
La verifica dei requisiti reddituali e patrimoniali avviene tramite l'attestazione ISEE; redditi e beni patrimoniali non inclusi nell'ISEE devono essere dichiarati al momento della richiesta del beneficio. Per determinare la soglia del reddito familiare per l'accesso alla misura (fissata a 6.000 euro annui, o a 7.560 euro annui per i casi specificati) moltiplicati per la scala di equivalenza, dal reddito familiare vengono sottratti i trattamenti assistenziali inclusi nell'ISEE. Vengono sommati tutti i trattamenti in corso di godimento rilevati nell'ISEE, fatta eccezione per quelli percepiti a causa di disabilità e per le prestazioni non sottoposte alla prova dei mezzi.
Nel reddito familiare sono inclusi le pensioni dirette e indirette in corso di godimento da parte dei membri del nucleo familiare, con decorrenza successiva al periodo di riferimento dell'ISEE in corso di validità. Nel calcolo del reddito familiare, non si tiene conto degli importi ricevuti sotto forma di Assegno di Inclusione, Reddito o Pensione di Cittadinanza, o di altre misure nazionali o regionali di contrasto alla povertà.