In Calabria, il Partito Democratico ha presentato in Consiglio regionale una proposta di legge, redatta dall’esponente del PD Raffaele Mammoliti, per istituire un reddito di dignità a livello regionale.
Reddito di Dignità Calabria, cos’è?
L’iniziativa è stata illustrata in una conferenza stampa questa mattina, con l’obiettivo di attenuare gli impatti dell’abrogazione del reddito di cittadinanza, che in Calabria ha privato di un sostegno economico 14.000 beneficiari, aggravando la situazione economica. Il consigliere Raffaele Mammoliti ha dichiarato: “Questa proposta cerca di restituire dignità alle persone e alle famiglie, prevedendo un sussidio di 500 euro al mese per tre anni, con finanziamenti ben definiti. In Calabria si aprirà un dibattito e vedremo cosa ne pensa il governo regionale.”
Secondo quanto riferito, il provvedimento dispone di una copertura finanziaria con uno stanziamento di 60 milioni di euro, provenienti dai fondi comunitari 2021/2027 e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La legge è già stata depositata nelle commissioni consiliari competenti. Il reddito di dignità, nella sua fase iniziale, sarà assegnato a tutte le famiglie con risorse economiche al di sotto della soglia reddituale e patrimoniale (Isee inferiore a 9.360 euro) ed è condizionato ad un patto di inclusione sociale, che prevede un programma di inserimento sociale e lavorativo, oltre all’accesso a opportunità formative.
La proposta mira a sostenere circa 10.000 persone in Calabria che rischiano di rimanere prive di qualsiasi forma di tutela economica. Mammoliti invita a un dibattito libero da appartenenze politiche, auspicando una valutazione ponderata da parte del governo regionale sulle effettive ripercussioni sulle persone, sulle famiglie e sul sistema produttivo calabrese.
Quando sarà approvato?
Come detto, al momento si tratta solo di una proposta del principale partito di opposizione. Dunque non è possibile stabilire la data dell’eventuale approvazione da parte dell’Amministrazione regionale calabrese.