L’acquisto di immobili all’asta è diventato un’opportunità significativa per coloro che cercano di investire nel mercato immobiliare. Questo metodo di acquisto offre la possibilità di acquisire proprietà a prezzi notevolmente inferiori rispetto al mercato tradizionale, offrendo quindi un potenziale di investimento considerevole. Tuttavia, una domanda legittima che ci si può porre è la seguente: si può rivendere una casa comprata all’asta? E quanto tempo bisogna attendere dopo l’acquisto?
Rivendere una casa comprata all’asta: cosa dice la legge e tempistiche
In Italia, non ci sono restrizioni legali che impediscono la rivendita di un immobile acquistato all’asta. Dopo averlo acquistato, sia che si tratti di una villa, di un appartamento in centro da ristrutturare o di un bilocale per studenti, il proprietario ha la libertà di rivenderlo quando lo desidera. Tuttavia, è importante essere consapevoli delle potenziali limitazioni temporali e delle regole per massimizzare i profitti dalla plusvalenza della vendita.
Prima di entrare nel dettaglio, andiamo a vedere come funziona precisamente un’asta immobiliare.
Come funziona un’asta immobiliare
Acquistare un immobile all’asta può comportare un risparmio fino al 60% rispetto al prezzo di mercato, senza includere spese notarili. Tuttavia, il processo di acquisto all’asta è complesso e richiede un’attenta considerazione di diversi fattori:
- Prezzo d’asta: il valore iniziale dell’offerta.
- Rialzo: l’incremento minimo del rilancio, stabilito dal giudice o dal professionista delegato.
- Deposito cauzionale: un importo da versare per partecipare all’asta, che viene restituito se non ci si aggiudica la proprietà.
- Data di vendita: il giorno fissato per l’asta.
- Disponibilità: lo stato dell’immobile, che può essere libero o sottoposto a vincoli.
- Tribunale: il luogo dove si tiene l’asta, che può avvenire anche online.
Il prezzo d’asta rappresenta l’attrattiva principale per gli investitori. In Italia, il prezzo base d’asta è mediamente inferiore del 57% rispetto ai valori di mercato. Questo non garantisce che l’immobile verrà venduto a un prezzo scontato, ma aumenta la possibilità di ottenere un buon affare.
A differenza degli immobili sul mercato libero, l’acquisto di un’abitazione all’asta richiede più tempo. Bisogna attendere la data dell’asta stabilita dal giudice e, in caso di più offerte, partecipare a un’eventuale gara. Inoltre, potrebbe essere necessario aspettare il termine stabilito per lo sgombero dell’ex proprietario o il termine del contratto di locazione degli attuali inquilini.
Acquistare e rivendere immobili all’asta è un buon investimento?
L’acquisto di immobili all’asta è un’opzione vantaggiosa principalmente per i prezzi bassi. Inoltre, se la proprietà richiede ristrutturazioni, i bonus per l’efficientamento energetico e le ristrutturazioni interne possono aumentare il valore dell’immobile, rendendolo un investimento ancora più attraente.
Tuttavia, come ogni investimento, ci sono anche dei rischi da considerare: innanzitutto i costi da sostenere, che sulla base di ristrutturazioni potrebbero lievitare. Ma anche il fatto che l’immobile non sia vendibile per diverse ragioni, che potrebbero essere le stesse o di differenti che lo hanno portato a essere venduto all’asta.
Come partecipare a un’asta immobiliare
Per partecipare a un’asta immobiliare, ecco i passaggi da seguire:
- Ricerca online dell’immobile, con accesso a informazioni dettagliate come foto e planimetria.
- Monitoraggio della data dell’asta stabilita dal giudice.
- Presentazione dell’offerta in tribunale o partecipazione online con una busta chiusa contenente l’offerta e un assegno circolare del 10% dell’offerta.
Come rivendere una casa comprata all’asta
Prima di poter procedere alla rivendita di un immobile acquistato all’asta, è necessario attendere il decreto di trasferimento emesso dal giudice. Questo atto conferma ufficialmente la proprietà dell’immobile all’acquirente. Di solito, ci vogliono circa 120 giorni dalla data di aggiudicazione per ricevere questo decreto, sebbene i tempi possano variare a seconda delle specifiche dell’asta.
Una volta ricevuto il decreto di trasferimento, non ci sono limitazioni temporali specifiche per la rivendita dell’immobile. Questo significa che l’investitore può decidere di vendere l’immobile acquistato all’asta in qualsiasi momento, a patto di rispettare le normative fiscali vigenti.
Rivendere una casa comprata all’asta: le differenze tra prima e seconda casa
Le regole di rivendita variano a seconda che l’immobile sia considerato “prima casa” o “seconda casa”, in base quindi alla sussistenza di condizioni particolari:
- Prima casa: se l’immobile è considerato prima casa e si è beneficiato delle agevolazioni fiscali, è necessario attendere almeno 5 anni per poterlo rivendere senza dover rimborsare le agevolazioni ricevute. Tuttavia, è possibile vendere prima dei 5 anni se si acquista un altro immobile da adibire a prima casa entro un anno dalla vendita.
- Seconda casa: per gli immobili considerati come seconde case o acquistati senza agevolazioni fiscali, non ci sono restrizioni temporali per la rivendita.
Tassazione e plusvalenza
Indipendentemente dal tempo trascorso dalla data di acquisto, la vendita di un immobile comporta la necessità di considerare le implicazioni fiscali. Nel caso di rivendita entro 5 anni dall’acquisto, è necessario pagare le tasse sulla plusvalenza. Questa è calcolata sulla differenza tra il prezzo di vendita e il prezzo di aggiudicazione all’asta.