A partire dal 1° gennaio 2025, l’Italia introdurrà una misura innovativa di sostegno per gli anziani non autosufficienti over 80 con un ISEE inferiore ai 6.000 euro. Questa iniziativa, definita “Prestazione Universale“, è stata concepita come parte di un più ampio pacchetto di politiche sociali, rappresentando un passo importante nel supporto alla terza età nel paese.
Over 80 non autosufficienti: 1000 euro in più dal 2025
La Prestazione Universale è mirata specificamente agli anziani con un “livello di bisogno assistenziale gravissimo“. Questa misura sperimentale, che avrà una durata di due anni, dal 2025 al 2026, è volta a potenziare il sostegno per la domiciliarità e l’autonomia personale degli anziani non autosufficienti.
L’Inps sarà responsabile dell’individuazione dello stato di bisogno assistenziale gravissimo, basandosi su informazioni sanitarie e altri criteri definiti.
Struttura finanziaria della Prestazione Universale
La prestazione sarà costituita da due componenti principali: una quota fissa monetaria corrispondente all’indennità di accompagnamento già esistente e un “assegno di assistenza” di 1.000 euro al mese. Quest’ultima è destinata a coprire i costi per il lavoro di cura e assistenza, svolto sia da lavoratori domestici sia tramite l’acquisto di servizi da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale.
Il governo italiano ha stanziato 500 milioni di euro per questo programma, distribuiti in 300 milioni per il 2025 e 200 milioni per il 2026. La prestazione universale, che sarà esente da imposizione fiscale e non soggetta a pignoramento, rappresenta un significativo investimento nel benessere degli anziani italiani.
Altre misure per gli over 80 non autosufficienti: le iniziative del Patto per la Terza Età
Il “Patto per la Terza Età“, del quale fa parte la Prestazione Universale, include anche altre iniziative significative. Queste includono l’abbattimento delle barriere architettoniche, misure per migliorare la mobilità urbana ed extraurbana, la digitalizzazione degli anziani, e l’adozione facilitata di animali domestici per chi vive da solo. Queste azioni sono parte di un programma ambizioso per migliorare complessivamente la qualità della vita degli anziani in Italia.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali avrà il compito di nominare una commissione tecnico-scientifica per stabilire i criteri di classificazione dello stato di bisogno assistenziale gravissimo. La prestazione, inoltre, sarà erogata solo dopo aver verificato l’effettiva utilizzazione della quota integrativa per i servizi previsti. In caso di uso improprio, l’Inps procederà alla revoca e al recupero delle somme indebitamente erogate.
Iniziative per la mobilità urbana ed extraurbana degli anziani
Nell’ottica di migliorare la qualità della vita degli anziani, un recente decreto legislativo mira a rivoluzionare la mobilità urbana ed extraurbana per questa fascia della popolazione. Il decreto prevede l’introduzione di servizi di trasporto pubblico appositamente ideati per gli anziani, nonché sconti e agevolazioni per il trasporto privato. Queste misure sono volte a facilitare gli spostamenti quotidiani e a stimolare una maggiore autonomia e inclusione sociale degli anziani, garantendo loro l’accesso a servizi essenziali e occasioni di socializzazione.
Vacanze accessibili e a prezzi vantaggiosi per gli anziani
L’iniziativa legislativa estende i suoi benefici anche nel settore turistico, proponendo convenzioni mirate per permettere agli anziani di godersi vacanze in strutture ricettive, termali, balneari e agrituristiche, nonché parchi tematici. Il focus è sulla creazione di opportunità di viaggio durante i giorni feriali e nei periodi di bassa stagione, a prezzi vantaggiosi. Si punta inoltre a realizzare soggiorni di lunga durata in luoghi legati al benessere e alla cura della persona, sempre pensando alle esigenze degli anziani autosufficienti.
Il decreto non trascura l’importanza del dialogo tra generazioni e prevede l’implementazione di programmi di turismo intergenerazionale. Questi programmi incoraggeranno la partecipazione attiva dei giovani, che avranno l’opportunità di accompagnare gli anziani in vacanza, creando un ponte tra le età e arricchendo l’esperienza di entrambe le categorie.
Caregiver familiare e animali domestici
Al di là della mobilità e del turismo, il decreto legislativo introduce misure per integrare gli anziani nel tessuto digitale, con progetti di volontariato che coinvolgono gli studenti delle scuole superiori per insegnare l’uso di tecnologie moderne. Si riconosce inoltre il ruolo fondamentale del caregiver familiare e si promuove l’adozione di animali domestici per gli anziani soli, con il supporto di iniziative come la distribuzione di medicinali veterinari gratuiti per chi ha redditi inferiori a 16.000 euro.
Coordinamento e pianificazione delle politiche per gli anziani
Il Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (Cipa) avrà il compito di coordinare e monitorare le attività e i servizi dedicati agli anziani, seguendo un Piano nazionale per la promozione della salute e dell’invecchiamento attivo. Il piano mira a fornire una valutazione multidimensionale unificata per ogni anziano, garantendo un accesso semplificato ai servizi attraverso i Punti unici di accesso (Pua).
Dopo la valutazione dell’autosufficienza, verrà elaborato un Progetto di Assistenza Individuale Integrato (Pai) insieme all’anziano e ai suoi caregiver. Questo progetto determinerà il budget necessario per assicurare le cure e l’assistenza adeguata, rispettando le esigenze personali di ogni individuo.
Il decreto legislativo si impegna anche a promuovere nuove forme di domiciliarità e di coabitazione solidale e intergenerazionale. Queste iniziative verranno attuate principalmente attraverso la rigenerazione urbana e il riuso del patrimonio edilizio esistente, basandosi su piani regionali o comunali di pianificazione e programmazione.