Con un comunicato sul proprio sito ufficiale European Acquatics ha annunciato che gli Europei di nuoto del 2026 si disputeranno ufficialmente a Parigi. La capitale francese aggiunge un tassello importante alla sua storia sportiva, dal momento che ospiterà anche i Giochi del 2024. Sarà la terza volta che la Francia ospiterà questi campionati dopo Parigi nel 1931 e Strasburgo nel 1987. Nella storia transalpina si ricorda Yvonne Godard, che è stata la prima nuotatrice francese a salire sul gradino più alto del podio europeo quando ha vinto i 100 metri stile libero, proprio davanti al pubblico di casa nel lontano 1931. L’ufficialità è arrivata attraverso una conferenza stampa a cui hanno partecipato il vice presidente di European Acquatics Josip Varvodic e il direttore esecutivo Patrice Coste. Gli Europei di nuoto andranno in scena dal 25 luglio al 9 agosto 2026.

Europei di nuoto 2026, il comunicato di European Acquatics

European Aquatics è lieta di annunciare che la Federazione francese di nuoto (Fédération Française de Natation: FFN) e i suoi partner pubblici sono stati scelti come ospiti per i Campionati europei di nuoto del 2026 a Parigi-St Denis, dove si svolgono i Giochi Olimpici di quest’anno. In una conferenza stampa nella capitale francese, ospitata dal Ministero dell’Educazione Nazionale, della Gioventù e dello Sport e alla quale hanno partecipato il Primo Vice Presidente di European Aquatics Josip Varvodic e il Direttore Esecutivo Patrice Coste, è stato rivelato che l’evento unirà gli acquatici europei attorno a una visione comune: quella di uno sport rispettoso dell’ambiente accessibile a tutti e focalizzato sull’innovazione e sulle prestazioni. C’è anche una forte eredità olimpica, con l’Olympic Aquatics Centre (OAC) e la Senna utilizzati sia per i Giochi che per l’evento del 2026 che si svolge sui 100° anniversario dei Campionati Europei, svoltisi per la prima volta a Budapest, in Ungheria, nell’agosto del 1926.

L’OAC, che è l’unico impianto sportivo permanente costruito per i Giochi del 2024 quando ospiterà i tuffi, la pallanuoto e il nuoto artistico, metterà in scena il programma della piscina, dei tuffi e del nuoto artistico due anni dopo. Dispone di una piscina da competizione a 10 corsie da 50 m e di una struttura temporanea di riscaldamento di 50 m e di una piscina per tuffi di 22×25 m. Gli spettatori potranno assistere ai migliori nuotatori d’Europa, tra cui i campioni del mondo francesi Leon Marchand, che dovrebbe essere una delle stelle dei Giochi del 2024, e Maxime Grousset. Le gare in acque libere si disputeranno sulla Senna, dove sarà costruita anche una sede di gara per i tuffi in alto, con gli uomini che scenderanno da una piattaforma di 27 metri e le donne di 20 metri.

Le parole di Varvodic e Amélie Oudea-Castera

Dopo l’ufficialità di Parigi per il 2026 il vice presidente di European Acquatics ha commentato la decisione, dicendosi entusiasta per il risultato raggiunto.

Siamo entusiasti di avere l’opportunità di organizzare il nostro evento di punta solo due anni dopo quelli che ci aspettiamo siano eccellenti Giochi Olimpici per l’acquaticità e che segna il 100° anniversario del nostro primo Campionato Europeo a Budapest nel 1926. La Francia ha una lunga tradizione di successo nel nostro sport. Vorrei fare un ringraziamento speciale al presidente di FFN Gilles Sezionale e al suo team, alle autorità francesi, che sono completamente coinvolte nel progetto, e a tutti coloro che in European Aquatics lavorano duramente per rendere questo evento una realtà. Con i Campionati Europei per il 2024 e il 2026 ormai assicurati, il futuro sembra molto luminoso per gli sport acquatici in Europa.

Alle parole di Varvodic sono seguite quelle di Amélie Oudea-Castera, Ministro dell’Istruzione francese, che si è detta soddisfatta della trasformazione delle regioni francesi.

Sono lieta di poter annunciare l’organizzazione dei Campionati Europei del 2026, confermando l’ascesa della Francia come uno dei principali organizzatori di grandi eventi sportivi internazionali, che culmineranno con i Giochi tra meno di sei mesi e questi Campionati Europei due anni dopo. Ma c’è anche una grande soddisfazione nel vedere come questi eventi sportivi aiutino alla trasformazione delle nostre regioni e, soprattutto, all’educazione dei nostri giovani.