Giovedi, 24 gennaio, l’ex presidente Donald Trump ha testimoniato nel secondo caso di diffamazione contro di lui presentato da E. Jean Carroll presso il tribunale federale di New York.
Il processo per diffamazione di Trump del 25 gennaio 2024
Il caso di diffamazione è uno delle questioni legali che sta affrontanto Donald Trump. Nel maggio dell’anno scorso, una giuria ha assegnato a Carroll 5 milioni di dollari dopo aver deciso che Trump non l’aveva violentata ma l’aveva abusata sessualmente nel camerino di un grande magazzino negli anni ’90 e diffamata.
Carroll ha chiesto successivamente altri 10 milioni di dollari in una nuova istanza. Trump sosteneva che il caso di diffamazione in corso dovesse essere archiviato perché la giuria aveva stabilito che lui non l’aveva mai violentata.
La causa per diffamazione di Carroll è stata inizialmente avviata nel 2020, quando, nel suo libro del 2019, aveva affermato che Trump l’aveva aggredita sessualmente in un negozio.
Inizia il processo per diffamazione
Inizialmente, Trump avrebbe dovuto comparire sul banco dei testimoni lunedì, ma il processo è stato rinviato dopo che un giurato si è ammalato. Nel processo di oggi, a Trump non è stato concesso di negare le accuse di aggressione sessuale di Carroll, cosa che invece fa in televisione e sui social media.
Prima che Trump fosse chiamato a testimoniare, il giudice aveva avvertito l’ex presidente e i suoi avvocati che Trump non avrebbe potuto contestare le decisioni del processo precedente. L’ex presidente ha testimoniato brevemente infrangendo le regole. Ha detto: “Non so chi sia la donna. Non ho mai incontrato questa donna” e subito dopo ha lasciato l’aula. Il processo continuerà domani, 26 gennaio.