Come rateizzare le somme dovute all’Agenzia delle entrate dopo un controllo? Ci si riferisce, in particolare, alla rateizzazione da richiedere da parte dei contribuente per la ricezione di una comunicazione dall’amministrazione tributaria relativa a un’attività di controllo automatizzato, previsto dall’articolo 36 bis del Decreto del Presidente della Repubblica numero 600 del 1973 e dell’articolo 54 bis del Dpr numero 633 del 1972, o ad un controllo formale delle dichiarazioni presentate, così come previsto dall’articolo 36 ter del Dpr numero 600 del 1973.

In entrambi i casi, la rateizzazione può avvenire fino a un massimo di 20 quote a cadenza di tre mesi, di uguale importo.

Come rateizzare le somme dovute Agenzia entrate dopo un controllo?

L’Agenzia delle entrate ha recentemente aggiornata il proprio portale istituzionale riportando, tra i casi dei controlli sulle dichiarazioni dei contribuenti, la possibilità di rateizzare l’importo emerso dalle verifiche. In particolare, ci si riferisce ai controlli di tipo automatizzato o a quelli formali. In entrambi i casi, si può far ricorso alla rateizzazione dell’importo emerso dai controlli in 20 rate a cadenza di tre mesi e di uguale importo. La prima delle rate deve essere pagata entro 30 giorni dal giorno di ricezione della comunicazione. Il termine di 90 giorni è invece previsto per la ricezione degli avvisi telematici all’intermediario.

Le più recenti novità normative hanno previsto una pausa nel pagamento della prima rata. Il decreto legge numero 193 del 2016 prevede, infatti, all’articolo 7 che il termine di 30 o di 90 giorni (in caso di avviso telematico all’intermediario) per il pagamento della prima rata sia sospeso tutti gli anni tra il 1° agosto e il 4 settembre.

Come rateizzate Agenzia entrate: calcolo interessi sulle somme dovute

Tra le indicazioni dell’Agenzia delle entrate e come rateizzare le somme dovute, rientra anche il calcolo degli interessi, il cui tasso da utilizzare è quello del 3,5 per cento all’anno. Il calcolo, tuttavia, deve avvenire dal primo giorno del secondo mese susseguente a quello di elaborazione della comunicazione fino al giorno di pagamento della rata. L’Agenzia delle entrate riporta la data di elaborazione sulla comunicazione stessa.

Codici tributo in caso di pagamento con modello F24

L’Agenzia delle entrate fornisce anche i codici tributo per la quota capitale e per quella degli interessi per i pagamenti effettuati utilizzando il modello F24. Pertanto, il contribuente deve procedere a indicare, in maniera separata, l’importo dovuto per la rata e quello per gli interessi, usando i seguenti codici tributo:

  • per l’articolo 36 bis e per l’articolo 54 bis, il codice tributo della parte capitale è lo stesso, ovvero 9001, così come il codice tributo degli interessi che è sempre il 9002;
  • per l’articolo 36 ter, il codice tributo della rata è 9006, mentre differisce quello per gli interessi che è il 9007;
  • per l’articolo 36 bis nel caso di trattamento di fine rapporto (Tfr), il codice tributo della rata è 9526, mentre quello per gli interessi è 9003;
  • per l’articolo 36 bis nel caso degli arretrati, il codice tributo per la parte capitale è 9527, mentre quello per gli interessi è 9004.

Come calcolare scadenza e importi dovuti per le rate: servizi sul portale web

Si fa presente che, tra i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, vi sono sezioni che consentono di calcolare più agevolmente le scadenze e gli importi dovuti per le rate. In particolare, nella sezione “Accesi ai servizi” e, in quella successiva, “Comunicazioni in seguito a controllo automatico e formale – calcolo delle rate”, si possono utilizzare i servizi che consentono di calcolare le scadenze, gli importi delle rate e le quote relative agli interessi, nonché di effettuare la stampa dei modelli F24 per il relativo versamento.

Come predisporre, modificare o estinguere in anticipo un piano rate sul portale dell’Agenzia delle entrate

Inoltre, chi riceva una comunicazione dell’Agenzia delle entrate contenente gli esiti di un controllo automatizzato o formale di una propria dichiarazione, può predisporre un piano di versamenti a rate utilizzando il servizio “Predisposizione di un nuovo piano di rateazione”.

Per via telematica si può anche modificare la durata e il numero delle rate residue da pagare. Ad esempio, un piano in corso di pagamento di otto rate trimestrali si può modificare per arrivare al limite delle 20 rate, oppure estinguerlo con anticipo provvedendo a pagare tutto il restante in un’unica soluzione. Il contribuente può utilizzare tale servizio nella sezione “Rimodulazione di un piano di rateazione già in corso”.