Chi è Griselda Blanco? Si tratta di una nota criminale colombiana condannata per narcotraffico e uccisa nel 2012.

La donna è stata responsabile di centinaia di omicidi durante gli anni settanta e ottanta del XX secolo.

Chi è Griselda Blanco: la causa morte

Griselda Blanco, la narcotrafficante colombiana che negli anni ’80 era conosciuta come “La Madrina” o “La Regina della Coca”, è morta uccisa nel 2012 a Medellin in Colombia, dove era tornata a vivere dopo aver scontato una pesante pena di carcere negli Stati Uniti.

La donna è morta durante un agguato molto simile alle numerose esecuzioni di rivali. Esecuzioni che lei stessa ordinò quando era uno dei delinquenti più temuti di Miami.

Secondo i media locali la 69enne si trovava all’interno di una macelleria locale quando due sicari, arrivati sul posto a bordo di una motocicletta entrarono nel locale commerciale e aprirono il fuoco.

Subito Griselda rimase ferita e venne ricoverata d’urgenza in un ospedale del quartiere Belén dove morì poco dopo il suo arrivo.

La storia vera 

Griselda nasce il 15 febbraio del 1943, a Cartagena de Indias in Colombia.

È stata una dei personaggi più famosi del narcotraffico colombiano ed è anche conosciuta come “la vedova nera” o “la madrina della cocaina”.

Per molto tempo è stata una figura cruciale del cartello di Medellin rendendo Miami e New York in poco tempo i principali centri d’importazione della California del Sud.

Griselda Blanco era sospettata di oltre 200 omicidi ed è ricordata ancora oggi per la sua astuzia che l’ha portata a diventare la prima donna criminale miliardaria al mondo. Riuscendo anche a gestire il suo impero direttamente dalla prigione in cui era rinchiusa. 

La vita della boss della droga inizia però con un’infanzia molto difficile vissuta in estrema povertà e con una situazione familiare molto difficoltosa.

A soli 11 anni, infatti, si trasferì nella città di Medellin con un padre che la abbandonò ripetutamente e una mamma alcolista. Da ragazza iniziò anche a lavorare come prostituta per guadagnare qualche soldo.

I suoi figli

A 20 anni Griselda conobbe Carlos Trujillo un falsario esperto in contraffazione di documenti da cui ebbe tre figli: Dixon, Osvaldo e Uber.

L’uomo morì proprio per mano della stessa Griselda che lo uccise per una questione di soldi.

Poco dopo la morte del primo marito Griselda si risposò Alberto Bravo, un noto trafficante di droga, Alberto Bravo. I due si trasferirono a New York dove anche lei entrò subito nel mondo del traffico di sostanze stupefacenti.

Una volta conquistata New York espanse il suo impero anche a Miami dove il suo business arrivò all’apice anche grazie alla collaborazione con l’amico di infanzia Pablo Escobar. In poco tempo entrò così a fare parte del Cartello di Medellîn.

Finito anche il secondo matrimonio di Griselda il terzo fu con Dario Sepulveda.

Dopo alcuni anni a causa di vari problemi con i suoi collaboratori Griselda spostò la sua attività in California ma venne arrestata finendo in carcere, dove vi restò per 20 anni.

Una volta libera, nel 2004, venne rimpatriata in Colombia dove morì all’età di 69 anni.

Dall’unione con Sepulveda nacque un quarto figlio che chiamò Micheal Corleone, in omaggio al mafioso italiano del film “Il Padrino”. 

Micheal nacque il 5 agosto del 1978 e la sua storia, insieme a quella della sua famiglia, è appena stata raccontata su Netflix nella serie “Griselda” dove il personaggio di Michael appare a fine serie da bambino.

Oggi Michael Corleone Blanco ha 45 anni, vive a Miami con sua moglie Marie sposata 8 anni fa e ha tre figli. Oltre ad essere autore di un libro su sua madre Griselda Blanco dal titolo “My Mother – The Godmother” gestisce anche il marchio Pure Blanco che opera nell’ambito della moda, film, musica e cannabis.

Anche gli altri tre figli di Griselda sono stati uccisi per una questione di regolamentazione di conti e questioni di droga.