La categoria delle cosiddette meme coin è una delle più frizzanti in assoluto. Praticamente non passa mese senza l’apparizione di un nuovo token che si propone di essere il nuovo Dogecoin. La maggior parte di questi nuovi progetti, però, è destinata a finire ben presto nel dimenticatoio, spinta in tal senso anche dall’assoluta mancanza di basi in grado di sostenerne la crescita.
Tra gli ultimi arrivi al suo interno, c’è da registrare anche quello di Chihuahua. Un debutto il quale si distingue per una base tecnologica di un certo rilievo, tale da prefigurare un ecosistema non limitato ad un semplice token di carattere speculativo. Andiamo quindi a osservarlo da vicino, per cercare di capirne le effettive potenzialità.
Chihuahua: cos’è e cosa si propone la nuova meme coin
Chihuahua è una meme coin, ovvero una criptovaluta la quale trae ispirazione da un meme. Una categoria sempre più affollata da progetti che si propongono, con tutta evidenza, di ripercorrere le orme di Dogecoin.
Molto spesso, però, quelle che lo fanno si limitano ad un piano di sviluppo estremamente scarno. Nel caso di Chihuahua, al contrario, i proponenti si sono sforzati di dare vita a basi solide. Tanto da strizzare l’occhiolino a una tendenza di rilievo come la finanza decentralizzata.
Naturalmente, resta il carattere ironico che continua ad essere un fattore di attrazione verso i trader che amano unire tecnologia e intrattenimento. Almeno nel caso di Chihuahua, però, sembra possibile escludere l’accusa che caratterizza la partenza di molte meme coin, l’essere semplicemente uno scam.
Come funziona Chihuahua
Chihuahua adotta come meccanismo di consenso il Proof-of-Stake. Chi intende ricoprire il ruolo di validatore sulla rete è quindi obbligato a mettere in staking un determinato numero di coin. Un’adozione la quale apre le porte ad una necessità computazionale minore rispetto a quella che caratterizza il Proof-of-Work, conferendogli un carattere ecofriendly. Considerate le minacce di bando nei confronti del mining PoW, si tratta di una scelta effettivamente accorta.
Naturalmente, gli utenti che decidono di depositare in staking e contribuire in tal modo alla sicurezza e alla stabilità della blockchain, si ritagliano la possibilità di guadagnare ricompense. Proprio sotto tale punto di vista occorre sottolineare come i premi possano arrivare sino al 21% annuo. Un APR (Annual Percentage rate) quindi di un certo interesse, soprattutto per chi cerca investimenti in grado di assicurare rendimenti elevati senza grandi rischi.
Tra le caratteristiche di rilievo di Chihuahua, occorre concentrare l’attenzione su Inter-Blockchain Communication Protocol (IBC), che consente alla catena una connessione con oltre 30 blockchain gravitanti nell’orbita di Cosmos. L’interazione resa possibile e il livello di interoperabilità conseguita ne fanno quindi un potenziale protagonista in ottica di finanza decentralizzata.
Infine, Chihuahua presenta CosmWasm, un ambiente di sviluppo per applicazioni decentralizzate (dApp) permissionless. L’assenza di autorizzazioni rende possibile agli sviluppatori l’implementazione delle soluzioni congegnate senza alcun ostacolo formale. A questo primo vantaggio se ne aggiunge poi un secondo, quello rappresentato dalla presenza di tariffe estremamente competitive. Un mix che sembra in grado di richiamare molti sviluppatori, con conseguente arricchimento dell’ecosistema di Chihuahua.
Le prospettive per il futuro
Chihuahua si propone naturalmente di sfidare Dogecoin. Un’aspirazione del tutto comprensibile, che accomuna tutte le nuove meme coin. Spesso, però, questa ambizione va a scontrarsi con piani di sviluppo del tutto inadeguati, con conseguente rapida eclissi.
In questo caso, al contrario, occorre sottolineare che da un punto di vista tecnologico HUAHUA sembra mostrare basi di effettivo rilievo. In particolare desta un certo stupore, in chi è abituato a meme coin puramente speculative, la presenza di soluzioni tese all’interoperabilità e quella di un ambiente di sviluppo per applicazioni decentralizzate.
Se, quindi, al momento Chihuahua si trova al 3271° posto della classifica di CoinMarketCap, non sembra azzardato prevederne una intensa crescita nell’immediato futuro. Soprattutto se il progetto riuscirà a far parlare di sé e ad essere incluso nelle contrattazioni di qualche exchange di rilievo.