Non riesce ancora a centrare la vittoria Elia Viviani: il corridore azzurro chiude ancora una volta al secondo posto, questa volta al Surf Coast Classic, corsa di un giorno che ha fatto seguito al Tour Down Under, prima gara World Tour della stagione. Proprio nella corsa a tappe, Elia Viviani aveva già conquistato un altro secondo posto: il successo non arriva ancora per il veneto, il quale sta vivendo tuttavia un avvio di stagione straordinario, e presto potrebbe definitivamente sbloccarsi lasciandosi alle spalle delle stagioni poco fortunate.
Elia Viviani secondo dietro Biniam Girmay
A centrare il successo nella Surf Coast Classic, corsa che si è disputata nella notte italiana tra Lorne e Torquay per 158 km, è stato Biniam Girmay. Il corridore eritreo della Intermarchè-Wanty aveva a sua volta conquistato una serie di piazzamenti molto importanti nel corso del Tour Down Under: nella prima gara World Tour dell’anno aveva ottenuto un terzo, un quarto e un secondo posto. A 23 anni, Girmay si candida quindi per vivere un’altra stagione da protagonista: nel 2022 si era imposto alla Gand-Wevelgem e in una tappa del Giro d’Italia dopo aver trovato continuità di risultati già nelle primissime corse di stagione. Questo avvio di 2024, per lui, sembra davvero molto simile a quello vissuto nel 2022: sicuramente potrà essere uno degli uomini da tenere maggiormente sott’occhio nelle classiche del nord, pronto a insidiare grandi specialisti delle pietre come Mathieu Van der Poel e Wout Van Aert. Girmay, tra l’altro, è stato il primo corridore di colore nella storia del ciclismo capace di vincere una classica del nord.
Delusione Ewan
Il grande sconfitto dopo lo sprint alla Surf Coast Classic è Caleb Ewan: il corridore australiano, fino ad oggi, non è riuscito a dire la sua in patria. Dopo aver vinto il criterium inaugurale, il portacolori della Jayco-AlUla sembrava essere l’uomo da battere negli sprint al Tour Down Under, invece il suo miglior piazzamento è stato un quarto posto nella frazione inaugurale. Nella corsa vinta da Biniam Girmay, l’australiano ha chiuso in dodicesima posizione: ci si aspettava molto di più da questo corridore che, nel corso dell’ultima sessione di ciclomercato, ha lasciato la Lotto-Dstny per approdare nuovamente nella massima categoria del ciclismo mondiale.
Elia Viviani, dopo il secondo posto si guarda alla Cadel Evans
Dopo il secondo posto di oggi, Elia Viviani guarda già alla Cadel Evans Great Ocean Road Race, l’ultima corsa che il gruppo affronterà in Australia in questo inizio di stagione. L’azzurro si è già imposto in questa manifestazione nel 2019, al suo ultimo anno con la Quick-Step, con la maglia di campione d’Italia: il circuito presenta un finale con una salita da ripetere due volte, non impegnativa (un chilometro al 7,8% di pendenza) ma bisogna essere molto in forma per poter affrontare al meglio un possibile sprint. Viviani conosce molto bene la corsa e ha dimostrato di essere pronto a pedalare al meglio in questo 2024: chissà che la vittoria non possa tornare proprio in occasione della corsa dedicata a Cadel Evans, vincitore del Tour de France 2011. Negli ultimi anni, infatti, i risultati su strada non sono arrivati, in particolare nel biennio trascorso alla Cofidis. Alla Ineos-Grenadiers Viviani ha ritrovato un ambiente favorevole, che in passato gli ha permesso di esprimersi al meglio ai Giochi Olimpici di Rio 2016, quando vinse la medaglia d’oro nell’Omnium, su pista. La motivazione, nell’anno olimpico, non manca al corridore che èm stato anche portabandiera a azzurro a Tokyo. Alla Cadel Evans Great Ocean Road Race, Viviani potrà contare ancora una volta su un gregario di lusso come Filippo Ganna.