Chi è Igor Girkin? L’ex militare Igor Girkin è stato condannato oggi, giovedì 25 gennaio 2024, a 4 anni di reclusione in una colonia penale russa per il reato di incitamento all’estremismo.

Il 53enne, noto anche con il soprannome “Strelkov”, era già trattenuto in custodia cautelare dallo scorso luglio dopo aver pubblicamente insultato l’attuale presidente della Russia, Vladimir Putin.

In quella circostanza aveva diffuso un post in cui definiva Putin un codardo e avanzava accuse circa l’errata strategia militare di invasione dell’Ucraina.

Aveva poi manifestato di poter rivestire la carica di presidente in modo migliore dell’attuale leader, di fatto candidandosi alle prossime elezioni in vista per Marzo.

Girkin si aggiunge così alla lunga lista di persone sgradite a Putin che sono finite in carcere  per la loro posizione al governo russo.

In realtà l’ex ufficiale Girkin non è considerato un dissidente. Anzi per gran parte della sua carriera militare è stato definito un eroe nazionale, grazie alle operazioni condotte nel Donbass.

Chi è Igor Girkin: l’incarico nel FBS e le operazioni nel Donbass 

Igor Girkin è nato a Mosca nel dicembre del 1970.

È stato colonnello del Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa FSB ed andato ufficialmente in pensione dal 31 marzo 2013.

È stato un uomo fidato di Putin, con cui peraltro condivide le formazione nei servizi segreti nazionali.

Grazie alla fulminea ripresa della Crimea, nel 2014 viene spostato nel Donbass per guidare l’avanzata dei separatisti.
Ed è qui effettivamente che nasce il tentativo di riannessione dell’Ucraina al dominio russo.

In quell’anno hanno avuto inizio infatti i conflitti armati tra il gruppo separatista e le truppe ucraine.

Il primo evento significativo è stato l’abbattimento dell’aereo passeggeri MH17 della Malaysia Airlines al di sopra della città di Donetsk il 17 luglio 2014.

L’attentato è stato attribuito al lancio di missili della fazione militare separatista. L’abbattimento ha provocato il decesso di 298 persone, in maggior parte di nazionalità olandese.

Il Cremlino ha sempre rigettato le accuse di coinvolgimento, mentre la giustizia olandese ha condannato Girkin e altri tre imputati all’ergastolo in contumacia.

L’ufficiale ha perciò abbandonato immediatamente l’area del Donbass.

Dalla contestazione verso Putin all’arresto 

In poco tempo ha perso gran parte della fiducia e del sostegno dei suoi alleati. Ha perciò costituito il “Club dei Patrioti Arrabbiati” insieme a molti ex militari allontanati dal Cremlino per via delle diverse vedute sulla guerra in Ucraina.

Girkin ha così aperto un’accesa contestazione contro il governo in carica attraverso post sui social network.

È passato perciò ad evidenziare gli errori commessi dal ministro della Difesa, Serghei Shoigu per passare all’accusa di “negligenza criminale” rivolte all’intero stato maggiore.

Sin dalle prime battute dell’avanzata in terra Ucraina ha dimostrato tutte le sue perplessità circa la riuscita dell’operazione.

Ha perciò contestato i generali russi per le errate strategie che non hanno permesso alcun progresso in molti mesi.

Girkin non ha esentato da critiche nemmeno il capo del gruppo Wagner, Evgeny Prigozhin, reo di aver ordito un vero e proprio colpo di stato.

Da lì a poco ha iniziato ad attaccare apertamente anche Vladimir Putin. Il 18 luglio 2023 lo ha definito una “nullità” e “un mediocre codardo” oltre ad invitarlo a trasferire l’incarico di governo a qualcuno più preparato.

Girkin ha poi rincarato la dose aggiungendo che per 23 anni il Paese è stato guidato da un malvivente capace di ingannare gran parte della popolazione lanciando solo fumo negli occhi.

Le roboanti dichiarazioni non sono passate inosservate e poco dopo Putin ne ha disposto l’arresto.

Girkin ha così intuito che l’unico modo per sottrarsi al carcere fosse quello di ottenere il giusto consenso per rappresentare una valida alternativa all’attuale leader russo.

Ha così iniziato la procedura per la candidatura, ma, nonostante abbia raggiunto i giusti numeri, non gli è stato concesso di registrarsi come candidato.