Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida rigetta le accuse di favoritismi per il suo legame di parentela con la premier Giorgia Meloni.

L’accusa è quella di “cognatismo”, ennesimo neologismo coniato dalla politica italiana insieme al recentissimo “amichettismo” e all’ormai sdoganato “nepositsmo”.

Lollobrigida e le accuse di cognatismo: “Non possono attaccarmi su temi concreti”

Francesco Lollobrigida, infatti, è il marito di Arianna Meloni, sorella della presidente del Consiglio Giorgia. Un’accusa che non impensierisce il ministro di Fratelli d’Italia che anzi si dice sollevato dal fatto che le uniche accuse che gli vengono mosse siano relative a questioni che esulano dalla qualità del lavoro da lui svolto.

“Non mi preoccupa affatto la polemica, quando si attacca un Ministro lo si può attaccare su temi concreti o su queste cose se lo si attacca su queste cose è perché mancano i temi concreti”

ha detto Lollobrigida ai giornalisti che lo attendevano stamattina a Palazzo Chigi dove era in programma la riunione del Consiglio dei Ministri.

Il Ministro ha poi sottolineato come la sua attività politica fosse di molto precedente all’incontro con la moglie.

“Sono abituato a valutare le persone per quello che fanno e per il loro percorso politico. Non per i loro rapporti di parentela o in questo caso di affinità. A me preoccuperebbe che mi considerassero inadatto al ruolo per i risultati del mio settore non certamente per i miei rapporti con una persona che ho conosciuto dieci anni dopo che facevo politica.“

Carne coltivata, Lollobrigida: “In Europa abbiamo vinto la prima battaglia sui cibi sintetici”

E in merito proprio al suo lavoro il Ministro ha rivendicato le scelte fatte dal suo ministero e dal governo sulla questione degli alimenti sintetici e le vittorie raccolte in Europa.

“In Europa, abbiamo vinto la prima battaglia contro i cibi sintetici è un risultato fondamentale. Siamo stati la prima nazione al mondo a vietare la produzione e commercializzazione di carni coltivate. Ci hanno seguito 14 nazioni che hanno firmato il documento che è stato approvato e che dice che è una minaccia per l’Europa da tanti punti di vista.”