Dopo il caso Chiara Ferragni, che ha portato alla ribalta lo scandalo della “finta solidarietà”, il Governo è al lavoro sul Ddl Beneficenza, oggi 25 gennaio in Consiglio dei Ministri. Un tema “caldo” di cui si è discusso anche in occasione dell’evento “Professione Creator – Un quadro normativo e socioeconomico per l’Italia“, organizzato da Assoinfluencer con la collaborazione della vicepresidente di Azione On. Giulia Pastorella presso la Camera dei Deputati.
Mentre il commissario di Agcom Massimiliano Capitanio si è espresso a favore di questo decreto legge, per l’avvocato Jacopo Ierussi, presidente di Assoinfluencer, in questo momento non se ne avvertiva l’urgenza, in quanto sponsorizzazioni e beneficenza devono stare “il più lontano possibile”.
Caso Chiara Ferragni, Ierussi: “Ricordiamoci di chi ha fatto della beneficenza e della solidarietà la propria mission”
L’avvocato Jacopo Ierussi, il presidente di Assoinfluencer intervistato dall’inviato di TAG24 Thomas Cardinali, ha tenuto a sottolineare che quella dell’influencer “è una professione a tutti gli effetti”:
“Sono anni che lo dico, se una persona esercita un mestiere e sulla base di quello paga tasse e contributi, non può che definirsi lavoro”.
E sul Ddl Beneficenza spiega: “Sicuramente c’è da dire una cosa: io non credo fosse una cosa di cui avvertiamo maggiormente l’esigenza, dato che su quel caso di cronaca che tutti conosciamo (il caso Ferragni, ndr) ci sono già provvedimenti in corso. Sponsorizzazioni e beneficenza devono stare il più lontano possibile. Ma questo ci deve ricordare che c’è chi ha fatto di beneficenza e del volontariato la propria mission. Io parlo sempre di Mattia Villardita, lo Spiderman italiano, ma non è l’unico.”
Regole Agcom, Capitanio: “Vogliamo rendere la professione dell’influencer più bella”
Massimiliano Capitanio, commissario Agcom, è intervenuto sulla necessità di regolamentare i content creator:
“Quando si parla di valorizzare una professione che coinvolge centinaia di migliaia di giovani in Italia è sempre una buona notizia. Vogliamo accompagnare questo settore affinché sia più bello e condiviso. Quindi noi stabiliamo delle regole insieme a loro, affinché sulla rete vengano rimosse le pubblicità ingannevoli: e i casi di cronaca hanno spiegato quanto sia importante avere un rapporto diretto e trasparente con i consumatori” ha spiegato. Aggiungendo:
“Una rete più bella, trasparente e sicura fa il bene di tutti, a partire da chi ci vuole lavorare.”
Capitanio si è detto “favorevole” al ddl Beneficenza:
“L’iniziativa è lodevole, perché sui valori fondamentali della nostra società come il volontariato e la beneficenza non si può assolutamente scherzare”.
Leggo con piacere che viene qua’ titolato ddl beneficienza però si nota che la maggioranza dei giornali lo titolano ddl Ferragni cosa sbagliata e pericolosa per due motivi L interessata in questione potrebbe trarne vantaggio in futuro abbindolando generazioni ignare ai fatti accaduti e inoltre potrebbe trarne un vantaggio pubblicitario