Durante un attacco d’ansia, riconoscere e gestire i sintomi in modo appropriato è fondamentale per preservare la salute mentale e fare in modo che l’episodio non peggiori.

Evitare alcuni errori comuni può fare la differenza nell’andamento dell’episodio ansioso. Ecco quali errori evitare e quali strategie efficaci applicare per calmarsi più in fretta.

5 errori da evitare durante un attacco d’ansia

L’attacco d’ansia o l’attacco di panico è caratterizzato da una paura intensa e incontrollabile. In media, un attacco dura dai 20 ai 30 minuti.

La persona che ne soffre avverte difficoltà respiratorie, soffre di palpitazioni, vertigini e tachicardia. Questi sintomi sono talvolta associati a nausea e vomito. Ma quali sono gli errori da evitare assolutamente in caso di attacco d’ansia? Ne vediamo cinque:

Ignorare i sintomi

Nausea, sudorazione, vertigini, difficoltà respiratorie, palpitazioni cardiache.

Questi sintomi sono caratteristici di un attacco d’ansia. In questa situazione, tendiamo a fare tutto il possibile per sfuggire a ciò che stiamo provando, per cercare di focalizzare la nostra attenzione su qualcos’altro, perché abbiamo paura.

Tuttavia, questo è controproducente e genera solo ulteriore ansia.

Se iniziamo ad avere i primi sintomi di attacchi d’ansia o di panico e non ne teniamo conto, questi possono peggiorare. Dobbiamo tenere conto di questi sintomi che sono un segnale d’allarme. Il nostro corpo reagisce perché si sente in pericolo ed è per questo che dobbiamo ascoltarlo.

Persistere nella situazione che genera stress

Prima di un attacco di panico c’è sempre un fattore scatenante: prendere un mezzo pubblico, dover parlare in pubblico, un sovraccarico di lavoro, essere molto stanchi, un dolore improvviso e così via.

Perseverare in una situazione che non ci è favorevole, anzi che innesca l’attacco di panico (il cosiddetto trigger) significa negare la causa del malessere. È meglio prendere coscienza delle situazioni che non ci sono favorevoli e che generano stress e prepararsi ad esse.

Rivolgiti ad uno psicologo, fai esercizi di rilassamento, meditazione, che potranno aiutarti a migliorare la situazione.

Isolarti per non essere giudicato o per vergogna

Quando proviamo un sentimento di intensa paura, la connessione sociale crea conforto e rassicurazione. Quando siamo rassicurati, la mente si calma.

Ma la maggior parte di noi tende, invece, ad isolarsi perché teme di essere giudicata, di essere vista come una persona irrazionale o pazza.

Stare da soli, però, può portare a rimuginare e a farsi prendere da sintomi e pensieri negativi, e questo rischia di accentuare attacchi di paura e ansia.

Non parlarne con un professionista della salute mentale

Le persone inclini agli attacchi di ansia possono essere riluttanti a consultare uno psicologo. Tuttavia, è bene imparare a destigmatizzare la propria paura, a non vergognarsene, a darle un significato e a controllarla grazie a strumenti specifici come la terapia cognitivo-comportamentale.

La terapia cognitivo comportamentale è famosa per la sua efficacia nel trattamento di fobie, ansia, disturbi alimentari o disturbo ossessivo compulsivo.

Trascurare lo stile di vita sano

Uno stile di vita scorretto può favorire il verificarsi di attacchi di ansia. È quindi importante adottare una dieta equilibrata, praticare un’attività fisica regolare e mantenere relazioni sociali sane.

In questo modo si produrranno gli ormoni della felicità, endorfine, dopamina e serotonina, che aiutano a regolare l’ansia e a diminuire il cortisolo, l’ormone dello stress.

In conclusione, durante un attacco d’ansia, evitare questi cinque errori può aiutarti a preservare la tua salute mentale. Resistere all’isolamento, non reprimere le emozioni, e adottare strategie di gestione dell’ansia possono fare la differenza nel superare l’episodio in modo costruttivo.

Riconoscere la natura transitoria degli attacchi d’ansia e dotarsi di strumenti efficaci per affrontarli è un passo significativo verso il benessere emotivo a lungo termine.