Centrocampista centrale che abbinava il fisico importante alla qualità. Calciatore completo, un professionista vero, Cristiano Zanetti nel corso della sua carriera ha vestito maglie importanti e si è ritagliato un ruolo da protagonista ovunque è andato. Fiorentina, Inter, Roma e Juventus sono solo i club più blasonati in cui ha militato, vincendo per due volte lo scudetto, in nerazzurro e in giallorosso. Piedi buoni e animo da guerriero, era il mediano perfetto da inserire alle spalle di trequartisti con estro e fantasia. Per commentare la stagione dell’Inter, la vittoria della Supercoppa e il rinnovo di Lautaro Martinez, Zanetti è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Inter, il rinnovo di Lautaro: Zanetti a Tag24

La vittoria della Supercoppa italiana è solo il primo tassello per l’Inter di Inzaghi. Una squadra costruita per vincere tutto, in Italia sicuramente e chissà, forse anche in Europa. La finale di Champions League, raggiunta nella scorsa stagione, ha alzato l’asticella del club e dei tifosi, che ora però vogliono i trofei. Il mister è giovane e ambizioso, sa di avere in mano un gioiello e non vuole perdere nessuna occasione. In campionato però non sarà semplice perchè la Juventus ci crede e con un solo obiettivo raggiungibile, farà di tutto per dargli filo da torcere fino alla fine della stagione. Intanto, in casa Inter, si dibatte sul rinnovo di Lautaro Martinez, il faro di questa squadra e per parlare della stagione e di mercato, Cristiano Zanetti, che in carriera ha vestito la maglia nerazzurra, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Ripartiamo dalla vittoria della Supercoppa, l’Inter porta a casa il primo trofeo e ora punta all’obiettivo quello più grande: lo scudetto. E’ la squadra da battere?

“Quella a Riad è stata un’importante dimostrazione di forza, anche se la partita, fino a che le due squadre erano 11 contro 11, è stata piuttosto equilibrata. Chiaramente l’espulsione ha cambiato tutto e l’episodio è andato a favore dell’Inter. Ora questa squadra lotterà per lo scudetto, con un avversario sicuramente molto più forte del Napoli. Tra l’altro, la Juventus, è molto avvantaggiata dal fatto di non avere le coppe in questa stagione e può preparare ogni partita settimana per settimana”.

A detta di tutti l’Inter è molto più forte della Juventus. Pensi però che sarà corsa a due fino alla fine della stagione?

“Assolutamente sì, e non credo nemmeno che sarà decisivo lo scontro diretto. Sarà una partita importante, ma che non definirà i ruoli all’interno di questo campionato. Sono sicuro che se la giocheranno fino alla fine, anche perché i bianconeri non hanno le Coppe europee e questo è un vantaggio importante, soprattutto a lungo termine”.

Hai fatto riferimento all’espulsione di Simeone e c’è stata tanta polemica nel post partita. Cosa ne pensi della gestione arbitrale di Rapuano?

“Il problema fondamentale è che ogni arbitro ha il suo metro di giudizio, quindi non c’è nulla di omogeneo. Ci sono alcuni falli che vengono fischiati da determinati direttori di gara, e gli stessi falli non vengono fischiati da altri. È un momento storico molto particolare per la classe arbitrale e l’introduzione del Var, anziché migliorare la situazione, la sta quasi peggiorando. È molto difficile e molto soggettivo. Penso che l’arbitraggio di Rapuano sia stato positivo fino a un certo punto, ma è chiaro che l’espulsione abbia condizionato la partita”.

Gara decisa da capitan Lautaro Martinez, che in questa stagione è cresciuto in maniera esponenziale. E’ l’uomo su cui costruire anche l’Inter del futuro?

“Lautaro è diventato un leader, un giocatore importante e molto forte. Sta facendo la differenza, ma non ci dobbiamo dimenticare che gli attaccanti sfruttano le possibilità e la costruzione di gioco del resto della squadra. Lui è la punta che finalizza il gioco, ma la costruzione di Inzaghi ne favorisce i suoi miglioramenti”.

Si dibatte sul suo rinnovo di contratto e le ultime dichiarazioni del suo agente preoccupano il popolo nero azzurro. Si riuscirà a trovare un accordo?

“Credo di sì, riusciranno a trovare un accordo e se così non dovesse essere, vorrà dire che l’Inter si cercherà un altro attaccante di livello. Tanti giocatori fortissimi sono andati via da varie squadre senza rinnovare e a volte i club ci hanno guadagnato. Pensate al Milan quando è andato via Donnarumma si credeva che non avrebbero più trovato un portiere così forte e invece è arrivato Maignan. Questo per dire che è proprio quando non ci si pensa che arrivano le occasioni migliori. Credo che, se Lautaro Martinez vuole continuare a migliorare, deve rimanere all’Inter. Questa squadra gioca per lui e non ci sono tante squadre nel mondo che giocano per il proprio attaccante, come stanno facendo i nerazzurri. E’ un matrimonio che gioverebbe a entrambi”.

La prossima partita sarà contro la Fiorentina, gara complicata e condizionata dai cartellini della Supercoppa. Cosa ti aspetti?

“Gara difficilissima, forse la più difficile in questo momento. La Fiorentina è una squadra che sta bene, che in casa gioca benissimo e che tiene ritmi molto alti. Per l’Inter non ci sarà nulla di semplice, ed è per questo che dico che la sfida con la Juventus non sarà determinante, perché in un campionato intero ci sono tanti trabocchetti che vanno superati. Basta un pareggio e cambiano le sorti della stagione. Ribadisco che la Juventus, in questo momento, ha qualcosina in più e un minimo vantaggio non giocando il mercoledì. Una squadra così importante può preparare ogni match di settimana in settimana, recuperare gli infortunati e lavorare sugli indisponibili, vi assicuro che vuol dire tanto”.