L’ottavo giorno delle proteste portate avanti dagli agricoltori francesi rischia di valicare anche i confini. I camion spagnoli che trasportano in Francia frutta e verdura sono stati presi di mira dagli agricoltori francesi, che contestano di essere stati scavalcati dalle grandi catene di distribuzione e dal governo.
Oggi il premier Gabriel Attal si incontrerà con alcuni ministri per evitare che le proteste sfuggano di mano, mentre sale la richiesta di eliminare i rincari per il gasolio.
Francia, il premier Attal promette di ascoltare le proteste degli agricoltori
Un primo risultato gli agricoltori l’hanno raggiunto: il premier Gabriel Attal ha indetto per oggi a Matignon una riunione dedicata alla questione agricola, alla quale parteciperanno i ministri dell’Agricoltura, Marc Fesneau, della Transizione ambientale e della Coesione territoriale, Christophe Béchu, e dell’Economia, Bruno Le Maire.
La necessità del governo francese è di evitare che le proteste del mondo agricolo si allarghino ancora, andando a paralizzare non solo la circolazione dei cittadini francesi, ma anche quelle delle merci. Molti camion provenienti dalla Spagna sono stati bersagliati dagli insulti degli agricoltori francesi, convinti che il governo li stia usando per non cedere alle proteste del comparto agricolo; altri sono stati fermati e dopo aver sentito le ragioni delle proteste, hanno donato il proprio carico ad un’associazione di beneficenza.
Tutto ruota agli aumenti sull’acquisto del gasolio, ma anche ai progetti da parte dell’UE di rendere il settore agricolo più sostenibile e legato alla transizione ecologica. Oltre al sud francese, blocchi stradali e roghi di copertoni sono stati segnalati nel nord e nel centro della Francia.
Situazione complicata, quindi, con la paura del governo francese che i capi sindacali siano scavalcati soprattutto dalle sigle di estrema destra.