Paolo Rossi polemiche in teatro? Non è la prima volta e non sarà l’ultima, conoscendo la cifra stilistica del comico di Monfalcone che da sempre usa battute al vetriolo e una comunicazione asciutta e diretta che a qualcuno può dar fastidio. La grande novità è che questa discussione, però, sta diventando virale perché è avvenuta durante una rappresentazione con una donna del pubblico. Il botta e risposta tra i due sta dividendo l’opinione pubblica che si schiera in un senso o nell’altro anche sospinta dal vento del tema caldo del patriarcato e, più in generale, del politicamente corretto. Vediamo cosa è successo.

Paolo Rossi polemiche in teatro, la discussione con la femminista

Cosa sta rimbalzando in Rete circa lo storico comico friulano? Si tratta di una discussione tra lui e una donna del pubblico che racconta lo stesso artista con queste parole:

“Una ragazza molto presa, femminista, mi ha interrotto Da questa sera si recita a soggetto: ‘Come mai in compagnia hai quattro uomini e solo due donne?’. Le ho risposto: ‘E chi ti dice che siamo quattro uomini?’. È venuto giù il teatro.”

La battuta ci sta e a molti ha fatto ridere ma la situazione è, a tutti gli effetti, un campanello d’allarme sullo stato del politicamente corretto. Sembra che ormai sia difficile fare un certo tipo di satira senza inciampare in qualche discussione. E su questo tema il Paolo nazionale è tornato qualche giorno dopo.

I danni del politicamente corretto

Dopo le polemiche a teatro tra una femminista e Paolo Rossi, il comico, attore e drammaturgo è stato intervistato dal Fatto Quotidiano. Quel che dice è piuttosto inatteso. Ecco lo stralcio più importante delle sue dichiarazioni:

“La cultura oggi è l’oppio del popolo pubblico come lo era un tempo la religione, con tanto di norme, divieti e consigli sui comportamenti. In un mondo che ci vede sotto tensione ci vuole un pensiero unico, ‘per bene’, tranquillizzante, affinché poi ci si possa sfogare sulle emergenze, dal clima alla salute e prima di tutto la guerra. Nessuna ordinanza o galateo farebbe presa se non ci fosse un terreno fertile. Una signora all’uscita di uno spettacolo mi dice: ‘Signor Rossi, lei è molto bravo, fa lavorare anche attori e musicisti di colore’. La ringrazio, e lei: ‘Se mi permette, però dà loro sempre la parte dei neri. ..’. Sono rimasto di sasso.”

Parole amare che raccontano il disagio di essere un comico nell’epoca del politicamente corretto.

Paolo Rossi polemiche in teatro, il rischio dell’autocensura

Il rischio di farsi spaventare dal politicamente corretto è che un artista si censuri preventivamente. Scherza su questo tipo d’influenza il Paolo nazionale spiegando che lui ha solo “l’influenza” ma anche che sente sulla sua pelle quest’aria negativa che impera. Individua come soluzione al problema il raccontare storie a volte deliranti, parzialmente inventate, ma con un fondo evidente di verità. Un passaggio chiave nel teatro italiano, in queste ore impelagato nella polemica sulla nomina di Luca De Fusco a Direttore Generale del Teatro di Roma molto osteggiata da diversi professionisti del settore. Lo dimostrano le recenti dichiarazioni a Tag24 dell’attrice Barbara Ronchi, che non si dice d’accordo con le modalità della nomina e col fatto che, in questo modo, la scelta non sia condivisa da tutti.

Dalle polemiche a teatro di Paolo Rossi fino a queste discussioni, è certo che non sono e non saranno mesi facili per la cultura italiana.