L’avviso di giacenza è una notifica nel processo di recapito della posta, particolarmente in situazioni di assenza del destinatario o rifiuto di ricevere la spedizione. Questa notifica viene utilizzata in caso di tentata consegna di lettere raccomandate o atti giudiziari. In generale, le raccomandate o gli atti giudiziari rimangono in giacenza presso l’ufficio postale per un periodo che varia dai 30 ai 180 giorni, a seconda della natura del documento, prima di essere restituiti al mittente.

Avviso di giacenza: cosa succede in caso di mancato ritiro?

Se l’avviso di giacenza viene lasciato correttamente, la raccomandata o l’atto si considerano legalmente consegnati dopo 10 giorni dalla data dell’avviso, anche se non ritirati. Questo significa che ignorare o non ritirare una raccomandata può avere conseguenze legali significative, poiché il documento si presume consegnato e noto al destinatario.

Come riconoscere un avviso di giacenza

L’avviso di giacenza fornisce dettagli utili quali il codice di tracciamento e l’indirizzo dell’ufficio postale per il ritiro del documento. Mentre il contenuto specifico della spedizione non è indicato nell’avviso, il codice può fornire indizi sulla natura della comunicazione. In genere, quest’ultima si riconosce dalle prime 2-3 cifre del codice. Andiamo a sintetizzarle nella seguente tabella:

TIPOLOGIA RACCOMANDATACODICE
Raccomandata semplice12, 13, 14
Multe o atti giudiziari76, 77, 78 e 79
Raccomandata da Inps650
Raccomandata da Agenzia delle Entrate670
Raccomandata da enti pubblici608, 609
Raccomandata da istituti di credito (bancomat, carte di credito)649, 669
Raccomandata da istituti di credito612, 615
Comunicazione da Poste (codice generico)689

Per saperne di più, qui trovi tutti i codici raccomandata da conoscere, compresi quelli più pericolosi.

Mancato ritiro di una raccomandata: conseguenze

Se una raccomandata non viene ritirata entro il termine stabilito, può essere restituita al mittente o conservata per un periodo aggiuntivo dall’ufficio postale, a seconda delle politiche del servizio postale. Inoltre, potrebbero essere applicate tariffe di conservazione o penali. Per le raccomandate importanti, come atti giudiziari, la mancata ritirata può avere conseguenze legali significative.

Avviso di giacenza ignorato: il valore legale di una raccomandata non ritirata

Il mancato ritiro di una raccomandata ha un valore legale significativo. Una raccomandata non ritirata si considera comunque ricevuta, attivando una “presunzione di conoscenza” del suo contenuto. Di conseguenza, importanti azioni legali possono essere intraprese contro il destinatario senza che questi ne sia a conoscenza.

Avviso di giacenza ricevuto: cosa fare?

Di fronte a un avviso di giacenza, è importante agire tempestivamente per evitare conseguenze negative. Il destinatario deve recarsi all’ufficio postale indicato per ritirare la spedizione, presentando la ricevuta lasciata dal postino e un documento d’identità valido.

Infatti, una volta che il postino rilascia l’avviso di giacenza, la raccomandata si considera legalmente conosciuta. Il destinatario ha un periodo di 30 giorni per ritirare la raccomandata dall’ufficio postale, altrimenti si attivano i suoi effetti legali, come avvisi di convocazione o altri documenti importanti. È dunque cruciale ritirare tempestivamente la raccomandata per poter prendere contromisure appropriate.

Raccomandata ricevuta ma non ritirata: quali sono le responsabilità del destinatario

Il destinatario di una raccomandata ha la responsabilità di ritirarla, e la mancata ritirata non elimina i suoi effetti legali. In caso di impossibilità, come un ricovero d’urgenza, si consiglia di organizzare una delega per il ritiro. Per coloro che cambiano residenza, è importante comunicare il nuovo indirizzo per evitare problemi nella ricezione delle raccomandate.

Implicazioni legali e procedurali delle raccomandate non ritirate

Le raccomandate non ritirate, compresi gli atti giudiziari, si considerano ricevute dopo un certo periodo, attivando le loro implicazioni legali. Per gli atti giudiziari, esiste una procedura leggermente diversa che prevede l’invio di una seconda raccomandata informativa (CAD) che estende il periodo in cui l’atto si considera ricevuto.