Una vita divisa tra un fisico gracile e svariati no, che non hanno mai fatto arretrare di un centimetro Rafa Silva, calciatore dalla volontà di ferro che ha conquistato il cuore del Benfica e finito nel mirino della Lazio. I biancocelesti vogliono rinforzare il reparto avanzato, hanno visto nell’attaccante portoghese il nome giusto per alzare il livello, senza contare la bontà dell’affare. Rafa è in scadenza, non vuole rinnovare con il Benfica, a 30 anni vuole provare una nuova avventura.
Sarri lo vorrebbe. Gli piace, e non da oggi. Sarebbe il rinforzo giusto per alzare il livello davanti, basti vedere i numeri: 11 gol e 11 assist in 30 partite in questa stagione. Per averlo serve mettere sul piatto un indennizzo, il Benfica non vuole lasciarlo partire a cuor leggero. Lotito offre 4 milioni, i lusitani ne chiedono 8, troppi per il patron.
Rafa intanto attende, vede nella Lazio la possibilità di fare un salto in avanti e poter aggiungere un capitolo importante nella sua carriera da calciatore. Un premio per una strada fatta sempre in salita. Ma lui non si è mai fermato.
Rafa Silva, l’attaccante tuttofare che piace alla Lazio
Ha sempre rincorso Rafa Silva, nonostante le doti tecniche sopra la media. Questo a causa di un fisico gracile che non gli ha permesso di poter spiccare rispetto ad altri compagni ben più piazzati. Mettendolo così in difficoltà. Eppure il talento parlava per lui nonostante a sua riservatezza, a partire dall’Alverca, lì dov’è nata la storia calcistica di Rafa Silva.
Partendo da trequartista in un centrocampo a rombo, visto proprio il fisico mingherlino. Ma palla al piede era una vera e propria sinfonia, che incantava tutti. Tutto questo non è bastato all’inizio, dato che nel periodo della sua adolescenza Rafa ha ricevuto svariati no, dallo Sporting Lisbona a quel Benfica di cui adesso è leader. L’occasione giusta però arriva con l’abito giusto, in questo caso con il nome del Feirense, dove Silva si trasferisce nel 2011.
Un anno nelle giovanili, per poi esordire in prima squadra nel 2012. Da lì diventerà una risorsa fondamentale, così come confermato dalle sue 41 presenze condite da 10 gol. Annata che lo mette in risalto, con il grande salto al Braga dell’allora mister Paulo Fonseca nel 2013. Tre anni dove il talento di rafa Silva esplode a dovere. Non solo per le 88 presenze e 13 gol, ma per il modo di giocare: svelto, diretto, imprevedibile,
La consacrazione nel 2016 con quel Benfica che tempo addietro gli aveva chiuso le porte in faccia. Ora sono aperte, e Rafa entra in una fase della sua carriera con il sorriso di chi sa di esserci riuscito. 178 presenze per 50 gol, i numeri parlano chiaro, è una pedina fondamentale dei lusitani dal punto di vista realizzativo e tecnico, non si rinuncia mai a lui.
Diverso il discorso in Nazionale, qui l’amore non sboccia. Viene convocato ad Euro 2016, vincendo il trofeo ma non da protagonista. Il colpo, in senso negativo, la mancata convocazione al Mondiale in Qatar, che sancisce l’addio al Portogallo.
La Lazio all’orizzonte?
Adesso sguardo al futuro, la Lazio è più di un opzione. La partita di Supercoppa persa contro l’Inter ha messo in mostra un fatto: davanti serve ancora più imprevedibilità. E Sarri la vede in Rafa Silva. La sua duttilità potrebbe essere un fattore determinante sulla buonuscita della trattativa.
Il ruolo naturale del portoghese è quello del trequartista, si è praticamente mosso sempre in quella zona di campo, andando a supporto delle due punte o della punta in questione. Ma le sue capacità tecniche gli permettono di potersi destreggiare anche come ala destra o sinistra, non c’è differenza da questo punto di vista.
Questo grazie al suo modo di giocare. Rafa va della velocità la sua arma principale, il che lo porta ad essere imprevedibile nella giocata. Fantasia al potere con l’obiettivo di innescare i compagni, sa dialogare nello stretto (caratteristica fondamentale nel gioco di Sarri) e punta spesso e volentieri l’avversario per creare superiorità numerica. Senza contare anche la capacità di buttarsi negli spazi aperti dai compagni di squadra, così da aumentare la densità davanti.
Caratteristiche che a Formello piacciono, anche se il tempo scorre. E Rafa Silva attende.