Europee e regionali, quando si vota? Approvato oggi in Consiglio dei Ministri il decreto legge che istituisce l’Election day nel fine settimana dell’8 e 9 giugno.
Gli italiani saranno chiamati ad esprimere le proprie preferenze per i candidati al Parlamento Europeo e per il rinnovo dei consigli regionali e comunali nella stessa tornata elettorale. Una misura volta a razionalizzare le spese per le consultazioni elettorali.
Ricordiamo che nella primavera del 2024 gli italiani saranno chiamati a votare per le Elezioni Europee per le elezioni regionali in: Umbria, Abruzzo, Piemonte e Basilicata e per le amministrative in 3697 comuni.
Esclusa la regione Sardegna che andrà al voto il prossimo 25 febbraio.
Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede il decreto oggi al vaglio del Consiglio dei Ministri.
Elezioni regionali e europee, quando si vota? Oggi decreto su Election day in Cdm
“Le operazioni di votazione relative alle consultazioni elettorali e referendarie si svolgeranno nella giornata di sabato 8 giugno, dalle ore 7 alle ore 23, e nella giornata di domenica 9 giugno, dalle ore 7 alle ore 15“.
E’ quanto riportato nella relazione tecnica di accompagnamento al dl elezioni che andrà oggi in Cdm in relazione alle consultazioni europee. Il Dl prevede di accorpare nello stesso fine settimana anche le elezioni regionali e comunali. All’articolo 1 comma 3 si dettano le norme che regolano “il contemporaneo svolgimento delle consultazioni” anche per il turno di elezioni amministrative con eventuali elezioni regionali.
Elezioni: bozza dl, con accorpamento si risparmierebbero circa 19 milioni di euro
La misura è volta alla razionalizzazione delle operazioni di voto e alla conseguente razionalizzazione delle risorse economiche con “sensibili risparmi di spesa”.
“Gli oneri complessivi per lo svolgimento in date diverse nel 2024 delle europee e delle elezioni amministrative del turno ordinario possono essere stimati in euro 88.488.360,80“
si legge nel dl.
Nell’ipotesi di contemporaneo svolgimento di consultazioni europee e amministrative a giugno 2024 “il risparmio di spesa è quantificabile in euro 19.386.947. A legislazione vigente, il risparmio di spesa sarebbe di euro 15.715.904.
Nella bozza dl Elezioni anche norma terzo mandato sindaci con sotto i 15mila abitanti
Il decreto approvato dal Governo prevede anche una norma che introduce il terzo mandato nei comuni con meno di 15mila abitanti. Non si parlerebbe dei governatori, cosa invece richiesta dalla Lega.
“Nei comuni con meno di 15.000 abitanti sarà consentito un terzo mandato consecutivo se uno dei due mandati precedenti ha avuto durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno, per causa diversa dalle dimissioni volontarie”.
si legge nel dl elezioni.
Sulla vicenda è intervenuto stamane anche il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che nell’intervista realizzata da Michele Lilla ha escluso che sia in programma di discutere del terzo mandato anche per le regioni.
“Non ne stiamo proprio parlando. Adesso stiamo parlando dei Comuni fino a quindicimila. Le vicende delle Regioni hanno un percorso, quelle dei Comuni un altro.”
ha spiegato Lollobrigida che poi ha aggiunto:
“Il vincolo dei due mandati per i piccoli Comuni è penalizzante, perchè è complesso in queste realtà trovare un ricambio. Questo è il mio parere, e mi pare che ci sia convergenza tra le forze politiche di maggioranza e non solo, quindi per risolvere intanto questo problema si affronta questo tema”. “Dopodiché si affronteranno anche gli altri”, ha sottolineato.