L'Assegno di inclusione costituisce un contributo economico che fornisce un'aggiunta al reddito, fino a 6.000 euro all'anno, moltiplicato per la scala di equivalenza in base ai componenti del nucleo familiare. La somma minima è di 480 euro, a cui si aggiunge un supplemento per l'affitto, fino a un massimo di 3.360 euro all'anno o 1.800 euro per nuclei familiari composti da individui sopra i 67 anni o con disabilità gravi o non autosufficienti. Il contributo viene erogato tramite la Carta di inclusione elettronica, consentendo prelievi e un bonifico per l'affitto.
L'assegno di inclusione ha una durata di 18 mesi con una pausa di 1 mese, con la possibilità di rinnovi per ulteriori 12 mesi, sempre con una pausa di 1 mese. In caso di avvio di un'attività lavorativa, l'assegno può essere cumulato con i redditi correlati fino a 3.000 euro all'anno, da comunicare all'INPS. Nei primi due mesi di variazione del reddito, l'assegno è comunque garantito.
La scala di equivalenza è un parametro utilizzato per comparare diverse situazioni familiari, considerando le economie di scala derivanti dalla convivenza e alcune condizioni particolari del nucleo familiare, come la presenza di persone con disabilità, nuclei monogenitore o famiglie numerose, che comportano maggiori spese o disagi. I diversi elementi del nucleo familiare sono associati a un valore, sommato agli altri, e questa somma è moltiplicata per la soglia reddituale di riferimento, che varia in base alle specifiche condizioni.
Il parametro della scala di equivalenza parte da un valore base di 1 per il nucleo familiare e può incrementarsi fino a un massimo complessivo di 2,2. In presenza di componenti con disabilità grave o non autosufficienza, il valore massimo può arrivare a 2,3, con incrementi specifici:
Ecco un esempio concreto per chiarire come funziona la scala di equivalenza dell'Assegno di inclusione 2024:
La misura è rivolta a nuclei familiari con almeno un componente minore, disabile, over-60 o in condizione di svantaggio, inserito in un programma di cura e assistenza certificato dai servizi socio-sanitari territoriali della pubblica amministrazione. I richiedenti possono essere cittadini italiani, cittadini europei o loro familiari, e cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo, residenti in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.
Il nucleo familiare deve rispettare i seguenti requisiti:
L'assegno è compatibile con la percezione di NASPI, DISCOLL e Disoccupazione agricola.