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Guerra a Gaza, cresce la tensione tra Qatar e Israele, mentre il Libano è pronto a negoziare. Turchia, Russia e Iran unite per il “cessate il conflitto”

Giorno 111 della guerra a Gaza. Un raid israeliano sul campo profughi di Nuseirat uccide 4 bambini: lo ripprta l’agenzia Wafa. Washington condanna il bombardamento di un centro Onu nel sud della Striscia, ribadendo la sua posizione secondo cui Israele ha il dovere di proteggere i civili

Il raid sul centro Onu a Khan Younis ha provocato 9 morti e 75 feriti: duro monito della Casa Bianca a Israele. Intanto continuano le proteste a Tel Aviv per la liberazione degli ostaggi. Tutti gli aggiornamenti sul conflitto in Medio Oriente di oggi 25 gennaio 2024

Houthi incontrano viceministro russo

20:59

Una delegazione Houthi ha incontrato il viceministro degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov, a Mosca per discutere delle crescenti tensioni in Medio Oriente.

In un post sui social media, il gruppo yemenita ha detto di aver discusso all’incontro della necessità di aumentare la pressione sugli Stati Uniti e su Israele per porre fine alla guerra a Gaza.

Ghebreyesus (Oms): “La guerra non porta mai a soluzioni”

19:56

Grande commozione nelle parole del direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel descrivere l’enclave bombardata di Gaza dove sono state uccise più di 25.000 persone:

Sono fermamente convinto, per esperienza personale, che la guerra non porta soluzione, eccetto più guerra, più odio, più agonia, più distruzione. Scegliamo quindi la pace e risolviamo la questione politicamente. Penso che tutti voi abbiate parlato della soluzione dei due Stati e così via, e spero che questa guerra finisca e si trasformi in una vera soluzione

Hamas accetterà il cessate il fuoco a condizione che lo faccia la Corte Internazionale di Giustizia

19:36

Hamas ha annunciato che accetterà il cessate il fuoco se la Corte Internazionale di Giustizia si pronuncerà a favore.

Il gruppo palestinese ha dichiarato che seguirà qualsiasi decisione emessa dalla Corte internazionale di Giustizia e rilascerà tutti i prigionieri.

Tutto ciò, solo se Israele libererà i prigionieri palestinesi attualmente detenuti:

Il nemico sionista deve porre fine al suo assedio di Gaza durato 18 anni e fornire tutti gli aiuti necessari per il soccorso e la ricostruzione della popolazione

Finlandia: “Israele ha finito il tempo dell’autodifesa immediata”

18:30

Così Elina Valtonen, ministra degli Esteri finlandese ha scritto:

Israele ovviamente ha il diritto all’autodifesa secondo il diritto internazionale, ma il tempo dell’autodifesa immediata è finito. I civili a Gaza hanno bisogno di assistenza umanitaria il più rapidamente possibile perché molti ne hanno un disperato bisogno

USA invia direttore CIA per mediare sulla liberazione degli ostaggi

17:58

Biden invierà il direttore della Cia, William Burns in Europa per mediare sulla liberazione degli ostaggi israeliani in cambio di due mesi di tregua.

La notizia è stata diffusa dal Washington Post, sul quale si legge che Burns incontrerà i capi dell’intelligence israeliana ed egiziana, David Barnea e Abbas Kamel, e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani.   

L’ultima proposta di Israele prevede una pausa di 60 giorni in cambio del rilascio graduale degli oltre 100 prigionieri, a cominciare dai civili e poi donne e uomini militari.

Israele amplia le operazioni a Khan Younis

17:39

L’IDF ha ampliato le operazioni nella città di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.

Secondo il portavoce dell’esercito israeliano, nel quartiere di Al-Amal sono presenti infrastrutture terroristiche, che i soldati avrebbero distrutto in una serie di raid e localizzando e distruggendo armi come mortai e razzi.

Russia, Turchia e Iran unite per fermare la guerra a Gaza

17:30

Turchia, Russia e Iran si sono unite per chiedere la fine delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza.

I Paesi hanno definito gli interventi israeliani a Gaza un “brutale massacro“. 

I governi di Mosca, Ankara e Teheran hanno messo in evidenza “l’impatto negativo” del conflitto sulla Siria e l’importanza di evitarne l’allargamento.

Nel documento Russia, Turchia e Iran chiedono “la cessazione immediata del brutale massacro nei confronti dei Palestinesi” ed esprimono preoccupazione per la situazione umanitaria nella Striscia.

Libano pronto a negoziare con Israele

16:45

Il Libano è pronto negoziare con Israele. Prevista la mediazione di Onu o Paesi come Usa o Francia, per definire il confine terrestre.

Lo comunica il ministro degli Esteri Abdullah Bou Habib in un’intervista a L’Orient-Le Jour.

Questo porterà al ritiro israeliano lungo le linee riconosciute dalla comunità internazionale, a cominciare dai punti B1 e Rosh Hanikra fino a Ghajar, e un ritiro dalle Fattorie Shebaa e dal villaggio Shebaa, che sono libanesi. Poi risolveremo la questione con la Siria. Se la guerra scoppia, non verrà dal Libano. Né Hezbollah né il governo libanese sono interessati alla guerra. Stiamo parlando di difesa più che di guerra

Il Ministro ha ribadito, infatti, che

Se la guerra si espande, diventerà regionale, con forze provenienti dalla Siria, dall’Iraq, dallo Yemen, ovunque. Israele deve decidere se è interessato alla guerra. Il Libano vuole attuare la risoluzione 1701

Colpita pista d’atterraggio di Hezbollah in Libano

15:49

L’esercito israeliano ha dichiarato di aver attaccato obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano.

A essere colpita una pista d’atterraggio nella regione montuosa di Qalaat Jabbour, utilizzata  per attaccare lo Stato ebraico.

Secondo la stampa libanese, è stata colpita anche un’infrastruttura che lo scorso settembre il ministro degli Esteri Yoav Gallant aveva indicato come di costruzione iraniana.

Polemiche per il ristorante “7 ottobre” aperto in Giordania

15:37

Sono scoppiate le polemiche per il ristorante 7 ottobre” aperto in Giordania.

In video pubblicato su X da Dima Tahboub, ex membro del parlamento, scrittore, analista politico e membro dei Fratelli Musulmani in Giordania, ha indignato molti.

Il leader dell’opposizione israeliana, Yair Lapid, ha reagito con rabbia:

La vergognosa glorificazione del 7 ottobre deve finire. L’incitamento e l’odio contro Israele alimentano il terrorismo e l’estremismo che hanno portato al brutale massacro del 7 ottobre. Ci aspettiamo che il governo giordano condanni tutto ciò pubblicamente e inequivocabilmente


Dal canto suo, il proprietario del locale ha, poi, cambiato nome in “Ottobre” e ha ribadito la sua completa estraneità alla politica e ai fatti accaduti in quel tragico giorno.

Gli Houthi minacciano di attaccare ancora le navi filoisraeliane

15:17

Il leader dei ribelli yemeniti filo-iraniani Houthi Abdel-Malek al-Houthi ha annunciato che gli attacchi nel Mar Rosso contro navi legate a Israele continueranno fino a quando gli aiuti non arriveranno ai palestinesi a Gaza.

Il discorso è stato ripreso da Reuters:

Il nostro Paese continuerà le sue operazioni finché cibo e medicine non raggiungeranno la popolazione di Gaza

E, in riferimento agli attacchi inglesi e americani, ha ribadito la loro inefficacia e che, anzi, aumentano la loro determinazione. 

Qatar: “Prioritario fermare la guerra a Gaza”

15:08

Secondo il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, porre fine alla guerra fra Israele e Hamas è una priorità assoluta.

Il quotidiano Al Jazeera ha riportato le parole del primo ministro, a seguito degli scontri Israele-Hezbollah nel sud del Libano e dei raid aerei Usa-Regno Unito sugli Houthi dello Yemen.

La priorità deve essere la fine della guerra a Gaza e prevenirne l’espansione, cosa che contribuirebbe a rafforzare la sicurezza e la stabilità a livello regionale e internazionale

Katz: Tajani lavori con Libano per ritiro Hezbollah da sud

14:25

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz si è espresso sul ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha incontrato durante il suo tour in Medio Oriente:

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani è un vero amico dello Stato di Israele. Io e i familiari dei rapiti gli abbiamo detto che non abbiamo altra scelta se non quella di portare a termine la nostra missione a Gaza: riportare a casa tutti i rapiti ed eliminare Hamas. Gli ho chiesto di collaborare con il governo libanese per ritirare Hezbollah dal Libano meridionale, altrimenti lo Stato libanese subirà un colpo dal quale non si riprenderà.

Israele, Corte Aia respinga accuse infondate Sudafrica

14:17

Israele ha espresso fiducia nel fatto che la Corte internazionale di giustizia respingerà le accuse sudafricane.

Ci aspettiamo che la Corte internazionale di giustizia respinga queste accuse illegittime e capziose

ha detto il portavoce, Eylon Levy. Lo riporta l’agenzia Reuters.

Hamas, 20 morti in raid Israele su folla in attesa cibo

13:25

Almeno 20 persone e 150 sono rimaste ferite in un attacco israeliano a Gaza City: la folla era in attesa di cibo.

E’ quanto riferito dal ministero della Salute gestito da Hamas, secondo il quale decine di feriti sono in gravi condizioni e sono stati trasferiti all’ospedale Shifa, già in carenza di medicine e attrezzature.

Pechino, mai inviato armi a Gaza, solo cibo e aiuti

13:20

Un portavoce del ministero della Difesa cinese ha affermato che

Dall’inizio della guerra, la Cina ha fornito cibo, aiuti medici a Gaza ma non ha mai inviato armi

ha spiegato, per poi aggiungere:

Nell’esportazione di armi osserviamo rigorosamente tre principi: contribuire alla legittima autodifesa del Paese che le riceve, mantenere la pace, la sicurezza e la stabilità della regione e non interferire negli affari interni di altre nazioni.

L’attore di Fauda dimesso dall’ospedale: “Uniti vinceremo guerra””

13:05

E’ stato dimesso dall’ospedale Idan Amedi, il cantante israeliano, tra i volti più noti della serie tv Fauda, rimasto gravemente ferito l’8 gennaio in un’esplosione. Stava prestando servizio come riservista a Gaza.

Il mio spirito è più forte che mai. Tornerò a recitare e cantare. Se potrò, tornerò anche a combattere in guerra

ha affermato il 35enne, parlando in conferenza stampa. Amedi ha raccontato che al suo arrivo in ospedale era gravemente ustionato in viso. Nell’esplosione, è stato colpito anche da schegge in diverse parti del corpo e si è rotto varie ossa.

Inizialmente sedato e intubato nel reparto di terapia intensiva, l’attore e cantante è migliorato in tempi relativamente brevi.

Il popolo israeliano è il più forte al mondo. Quando siamo uniti, siamo invincibili. Ci vorrà del tempo ma vinceremo questa guerra. Il messaggio più importante oggi: non dobbiamo abbandonare gli ostaggi. Li dobbiamo riportare a casa, tutti quanti. E’ il nostro dovere morale

ha dichiarato.

Tajani incontra Abu Mazen a Ramallah

12:57
tajani abu mazen

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha incontrato il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen, a Ramallah .

Il titolare della Farnesina è il primo ministro degli Esteri di un Paese Ue a incontrare il leader palestinese dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre.

Mozione Pd: cessate fuoco immediato e liberare ostaggi

12:41

Sostenere ogni iniziativa volta a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza, in linea con le richieste avanzate dalle Nazioni Unite, al fine di perseguire la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani e di tutelare l’incolumità della popolazione civile di Gaza, garantendo altresì la formitura di aiuti umanitari continui, rapidi, sicuri e senza restrizioni all’interno della Striscia.

Questo quanto di legge nella bozza di mozione per il  riconoscimento dello Stato di Palestina, in discussione all’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari del Pd.

Sul testo si legge inoltre:

Adoperarsi affinché l’Unione europea appronti un pacchetto di sanzioni contro i coloni colpevoli di crimini verso la popolazione palestinese in Cisgiordania, nonché nei confronti delle organizzazioni o degli enti economici che direttamente o indirettamente ne sostengono l’azione, anche alla luce dell’ostacolo che li stessi rappresentano per la ripresa di un reale percorso di pace tra i due popoli.

Si fa riferimento, inoltre, alla situazione nel Mar Rosso:

Sostenere, all’interno di una cornice europea, con un mandato definito e in dialogo con altri attori regionali, le iniziative volte a garantire la sicurezza della navigazione marittima nel Mar Rosso, così come sancito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS), nel quadro di un forte impegno europeo per la de-escalation nel Medio Oriente e la pace in Terra Santa.

Hamas, su Qatar Israele dimostra che non vuole scambi

12:07

Hamas ha criticato le dichiarazioni dei leader israeliani in merito al ruolo di mediazione del Qatar nella guerra di Gaza.

In una nota, Hamas ha affermato che il Qatar svolge un ruolo attivo nel fermare l’aggressione contro Gaza e nel raggiungere un accordo sullo scambio di prigionieri.

Quindi, secondo l’organizzazione, questo mostrerebbe il sentimento del Paese nel voler ostacolare il raggiungimento di un accordo.

Infatti l’emittente israeliana Channel 12 ha pubblicato un audio del primo ministro israeliano Netanyahu, che definiva il Qatar più “problematico” delle Nazioni Unite e della Croce Rossa.

Anche il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha definito il Qatar “lo sponsor principale di Hamas”.

CICR: Gaza rischia la completa chiusura sanitaria

11:08

“È necessaria un’azione immediata per impedire la chiusura completa dei servizi medici a Gaza”. Lo afferma il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR).

“Ogni ospedale funzionante nella Striscia di Gaza è sovraffollato e a corto di forniture mediche, carburante, cibo e acqua. Molti ospitano migliaia di famiglie sfollate. E ora altre due strutture rischiano di andare perdute a causa dei combattimenti”, ha affermato William Schomburg, capo dell’ufficio del CICR a Gaza.

“L’impatto cumulativo sul sistema sanitario è devastante e occorre intraprendere azioni urgenti”.

Il Nasser Medical Complex e l’European Hospital sono i principali ospedali di riferimento nel sud di Gaza che servono circa due milioni di persone, offrendo servizi medici chirurgici e di emergenza critici.

Tuttavia, la loro attuale capacità è ben lungi dall’essere in grado di soddisfare le attuali richieste di cure, ha affermato il CICR.

Alta tensione Qatar-Israele dopo le accuse di Netanyahu a Doha

10:55

Si fa più aspro lo scontro diplomatico tra Israele e Qatar, dopo che il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha accusato l’emirato, che ha un ruolo chiave nelle negoziazioni nella crisi mediorientale, di essere responsabile dell’attacco di Hamas del 7 ottobre.

Le sue dichiarazioni arrivano dopo quelle “rubate” al premier Netanyahu, mentre diceva alle famiglie degli ostaggi che la mediazione di Doha era “problematica” quando si trattava di affrontare il destino dei loro congiunti.

Il Qatar si è detto “sconvolto” da queste parole, definite “irresponsabili e distruttive per gli sforzi volti a salvare vite innocenti“, come ha scritto su X il portavoce del ministero degli Esteri, Majed Al Ansari.

Smotrich, in un post pubblicato sempre su X, ha definito l’emirato

sostenitore e finanziatore del terrorismo, patrono di Hamas e in gran parte responsabile del massacro di cittadini israeliani.

Il ministro ha poi accusato i governi dell’Occidente di essere “ipocriti” nel mantenere stretti rapporti con Doha.

Doha e Il Cairo sono intervenuti come mediatori nel conflitto e a novembre hanno contribuito a mediare una tregua di una settimana.

Palestinese ucciso durante scontri in Cisgiordania

10:35

Un palestinese è stato ucciso oggi 25 gennaio nell’area di Jenin, in Cisgiordania, nel corso di un’operazione dell’esercito israeliano. Lo riferisce la agenzia palestinese Wafa.

Secondo alcune fonti, si tratterebbe di Wissam al-Hashan, che in passato aveva scontato un periodo di reclusione in Israele. L’esercito non ha ancora commentato l’episodio.

Il numero delle persone uccise in Cisgiordania  dall’esercito israeliano dal 7 ottobre, ossia dal giorno di inizio della guerra a Gaza, è arrivato a quota 372.

Ministro Spagna: Stop attacchi a coalizione internazionale

09:40

Il capo della diplomazia spagnola José Manuel Albares ha dichiarato che gli attacchi contro le “truppe straniere” della coalizione internazionale anti-jihadista “devono cessare”.

Siamo qui su richiesta del governo iracheno e ce ne andremo quando il governo iracheno deciderà di farlo

ha detto il ministro spagnolo durante un incontro con la stampa a Bagdad con l’ omologo iracheno Fouad Hussein.

È fondamentale evitare una ricaduta della crisi a Gaza

ha aggiunto.

Tajani incontra presidente israeliano Herzog

08:25

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha incontrato il presidente israeliano Isaac Herzog a Gerusalemme.

L’incontro, stando a quanto si è appreso, è durato 35 minuti. Nel corso di questo colloquio Tajani ha espresso la sua indignazione per l’attacco di Hamas del 7 ottobre, confermando la richiesta del governo italiano a quello israeliano di tutelare le vite dei civili palestinesi durante le operazioni militari.

Sosteniamo con forza le azioni del governo israeliano contro le organizzazioni terroristiche e parallelamente vogliamo affrontare con i nostri amici israeliani la preparazione per un ritorno al confronto politico e diplomatico. Dopo le operazioni militari a Gaza bisognerà individuare immediatamente un percorso politico per evitare che gli attuali scontri possano ripetersi e allargarsi ad altri conflitti nella regione. Ma bisognerà anche avviare il percorso politico che inevitabilmente dovrà portare a una formula indirizzata alla soluzione del ‘due popoli, due Stati

ha detto Tajani.

Tra gli argomenti affrontati con Herzog, il ministro Tajani ha parlato della necessità della tutela dei cristiani, sia dei pochi rimasti a Gaza sia dei cittadini arabi cristiani presenti in Cisgiordania.

Nel Paese Tajani incontrerà anche il Primo Ministro Netanyahu, il ministro degli Esteri Israel Katz e, primo membro di governo italiano a incontrarlo, il membro del “gabinetto di guerra” Benny Gantz.

Tajani ha annunciato anche che confronterà le idee e le richieste ricevute dal governo libanese con la dirigenza israeliana:

Nel Sud Libano è importante mantenere una distanza di sicurezza fra l’esercito di Israele e le formazioni militari di Hezbollah; il negoziato deve procedere nonostante questa fase di guerra a Gaza, vogliamo dare un messaggio a tutte le parti coinvolte in questo scenario: non c’è alternativa un percorso di pace, da avviare immediatamente

ha concluso.

Usa, preoccupati per raid centro Onu per sfollati Gaza

3:15
raid israele

Dura condanna della Casa Bianca in merito al bombardamento di un centro delle Nazioni Unite nel sud di Gaza.

Gli Stati Uniti hanno ribadito la propria posizione secondo cui Israele ha la “responsabilità di proteggere i civili”nella guerra contro Hamas.

Il direttore dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) di Gaza ha reso noto che due proiettili di carro armato hanno colpito un edificio che ospitava 800 persone nella città di Khan Younis, provocando 9 morti e 75 feriti.

Siamo gravemente preoccupati per le notizie di oggi di attacchi che hanno colpito una struttura dell’Unrwa – con successive segnalazioni di incendi nell’edificio – in un quartiere nel sud di Gaza dove, secondo quanto riferito, si erano rifugiati più di 30.000 sfollati palestinesi

ha dichiarato Adrienne Watson, portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca.

Watson ha poi definito “una tragedia” la morte e il ferimento di bambini durante i tre mesi di guerra. Nonostante gli Stati Uniti sostengano Israele nellla guerra contro i “terroristi di Hamas”, Tel Aviv deve conservare “la responsabilità di proteggere i civili, compreso il personale e i siti umanitari”, ha proseguito il funzionario.

Il presidente Joe Biden è impegnato a lavorare per aumentare l’assistenza umanitaria a Gaza e per riportare a casa tutti gli ostaggi detenuti.

Anche il Dipartimento di Stato ha deplorato gli attacchi alla struttura delle Nazioni Unite, sottolineando che gli operatori umanitari devono essere protetti. L’attacco al rifugio Onu ha scatenato la condanna di tutta la comunità internazionale.

Raid israeliano uccide 4 bambini a Nuseirat

01:45
Quattro bambini sono morti nelle ultime ore a causa dei raid israeliani contro il campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza. Lo rende noto l’agenzia palestinese Wafa.