In pensione con un assegno fino a 1.500 euro al mese, è possibile? Dal cilindro previdenziale esce a sorpresa l’anticipo pensionistico a 63 anni e 5 mesi. Calendario alla mano, si avvicina la prima scadenza per richiedere l’accesso all’Ape sociale, una buona misura, specialmente se rapportata a un trattamento minimo pari a 598,61 euro, nonché alla pensione di vecchiaia a 67 anni di età. Senza troppi giri di parole, la misura ha passato l’esame della sostenibilità ed è stata confermata nella legge di Bilancio 2024. Nel frattempo sono stati rimodulati anche i requisiti.
Assegno pensione fino a 1.500 euro
Sono molte le domande ricevute che sollevano il problema dell’accesso all’anticipo pensionistico a 63 anni e 5 mesi con 30 anni di versamenti contributi. Per molti si tratta di una misura non accessibile a causa delle condizioni, mentre qualcuno più fortunato riesce a presentare la prima domanda.
Come è noto, lo scivolo pensionistico Ape sociale permette di anticipare l’uscita dal lavoro facilitando, per alcuni versi, l’accesso a un canale previdenziale che accompagna alla pensione ordinaria.
Un buon risultato, se non fosse che non tutti possono accedere a questo trattamento, poiché è vincolato alle categorie meritevoli di tutela. Pertanto, è necessario considerare attentamente la presenza di limiti oggettivi che non favoriscono l’accesso al trattamento e non includono solo i criteri anagrafici e contributivi.
Lo sprint sulla legge Fornero non è mai arrivato, così come l’addio alla riforma più contestata dell’ultimo decennio. A pochi giorni dalla modifica dei requisiti per l’accesso all’Ape sociale, si comprende il velo teso a copertura dei conti pubblici, tanto da spingere i lavoratori a tentare ogni strada possibile pur di collocarsi a riposo per non dover restare confinati sul posto di lavoro fino a 71 anni di età.
A chi spetta l’assegno pensione fino a 1.500 euro al mese?
L’Ape sociale viene distribuita dall’INPS a coloro che risultano iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata (articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335)
L’anticipo pensionistico spetta a 63 anni e 5 mesi con 30 anni di versamenti, alle persone che:
- si trova in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale;
- assiste, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità (ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104);
- è stata riconosciuta un’invalidità civile con una ridotta capacità lavorativa, superiore o uguale al 74%.
L’Ape sociale spetta ai lavoratori gravosi a 63 anni e 5 mesi con 36 anni di versamenti contributivi, appartenenti alla categoria lavorativa presente nell’allegato 3 della legge 234/2021 e che possono far valere almeno sette anni negli ultimi dieci di attività lavorativa o almeno sei anni negli ultimi sette di carriera lavorativa.
Per le lavoratrici genitrici è possibile ottenere uno sconto di 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di due anni.
Come andare in pensione a 63 anni e 5 mesi?
L’INPS eroga un’indennità a carico dello Stato a tutti coloro che compiono 63 anni e 5 mesi, a patto che soddisfino i requisiti dettati dall’articolo 1, commi da 179 a 186, della legge di bilancio 2017, nel quale è incluso l’elenco delle categorie di lavoro beneficiarie dell’indennità.
L’anticipo pensionistico Ape sociale permette di ricevere un importo fino a 1.500 euro al mese, per 12 mesi, senza rivalutazione o integrazione al minimo. Un altro aspetto legato ai requisiti dell’indennità riguarda la non reversibilità ai superstiti.
Quando e come prestare la domanda per l’Ape sociale 2024?
Le persone che entro il 31 dicembre 2024 soddisfano i requisiti e le condizioni previste dalla legge prima di presentare la richiesta per ottenere l’Ape sociale possono avanzare una domanda preliminare per il riconoscimento delle condizioni di accesso, da presentare entro il 31 marzo, 15 luglio e, comunque, non oltre il 30 novembre 2024.