I populisti possono essere “i vincitori chiave” delle prossime Europee. A meno di cinque mesi dal voto l’European Council on Foreign Relations (Ecfr) rivela lo scenario che, ormai da tempo, tormenta il sonno delle istituzioni europee e dei partiti che, finora, hanno guidato la politica del Vecchio continente. Il titolo dello studio non lascia spazio a dubbi: ‘Una brusca virata a destra. Una previsione per le elezioni 2024 del Parlamento Europeo’. La previsione, per l’attuale fronte che sostiene Ursula von der Leyen, è a dir poco fosca: per la prima volta un’alleanza tra Ppe, Conservatori e il gruppo Identità e Democrazia – che racchiude tra gli altri Lega, Afd e lepenisti – può competere per la prima volta per la maggioranza in una formazione simile a quella che guida il governo italiano. Non solo. Se il gruppo Ecr inglobasse Fidesz, il partito di Viktor Orban, assieme al gruppo Id rappresenterebbe il 25% dei seggi all’Eurocamera. Gli esperti dell’Ecfr premettono che “c’è una sistematica differenza” tra i cosiddetti opinion polls e il voto vero e proprio. E manca, comunque, un’intera campagna elettorale.

Euroscettici in vantaggio in 9 paesi europei

La fotografia scattata dal think-tank paneuropeo al momento vede però i partiti “populisti e con radicato euroscetticismo” guidare i sondaggi in 9 Paesi: Austria, Belgio, Cechia, Francia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Slovacchia. In Bulgaria, Spagna, Estonia, Finlandia, Germania, Romania e Svezia potrebbero invece finire al secondo o terzo posto. Il Ppe resterebbe comunque il primo partito, ma con uno scenario parlamentare stravolto. Stando al sondaggio a Strasburgo i Popolari potrebbero ottenere 173 seggi, 131 ne andrebbero ai Socialisti, 98 a Id, 86 ai liberali di Renew Europe, 85 all’Ecr di Meloni, 61 ai Verdi e 44 alle Sinistre. Di fatto quasi la metà dei seggi andrebbe a gruppi che non sono parte della “grande coalizione europeista Ppe-S&d-Renew”. In Italia, stando al sondaggio, il Ppe, rappresentato da Fi, dovrebbe ottenere 8 seggi, 14 il Pd, 8 la Lega, 6 il Terzo Polo. A guidare, con 27 eurodeputati, sarebbe Ecr (ovvero Fdi). Nessun seggio per i Verdi mentre 13 eurodeputati del M5S potrebbero andare nel gruppo dei non iscritti al Pe.