Le attese non sono state deluse, il question time di oggi alla Camera ha visto andare in scena lo scontro tra la premier Meloni e i suoi più accessi avversari. Tra scambi di battute al vetriolo, accuse reciproche e attacchi tutt’altro che velati, come ampiamente preannunciato, nel pomeriggio dagli scranni dell’aula della Camera dei Deputati sono volati gli stracci.

Da una parte la presidente del Consiglio Giorgia Meloni chiamata a rispondere dell’attività del Governo, dall’altra, seduti nei banchi dell’opposizione, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e la segretaria del Pd Elly Schlein.

Entrambi hanno “interrogato” la premier sui “punti deboli” del suo governo, ovvero, il Patto di Stabilità per i cinquestelle e la sanità pubblica per la segretaria dem.

Ad un osservatore attento, al di là delle battute e delle accuse, non sarà sfuggito che quello che è andato in scena oggi nell’emiciclo di Montecitorio è stato a tutti gli effetti un prologo di quello che sarà lo scontro delle prossime settimane, nel corso della lunga parentesi elettorale che si aprirà il 25 febbraio con le Regionali in Sardegna e si concluderanno il 9 giugno con il probabile Election Day.

Sì perché al di là delle polemiche, è evidente che Schlein e Conte abbiano già deciso su quali terreni sfidare la premier e la “corazzata” di centrodestra: sanità per la segretaria Pd e economia per il leader M5s.

Ma veniamo alla cronaca di un pomeriggio come tanti alla Camera dei Deputati.

Question time, Conte contro Meloni: “Re Mida al contrario. Faccia meno disastri gli italiani gliene saranno grati”

Ad inizare è stato il Movimento 5 Stelle che ha presentato alla premier un’interrogazione in cui le si chiedeva di spiegare quali iniziative intendesse assumere, nell’ambito del negoziato tra le istituzioni europee, per le modifiche all’accordo sulla riforma del Patto di stabilità e crescita raggiunto in sede Ecofin a dicembre 2023.

Ancora una volta la premier è intervenuta sulla questione e ancora una volta ha puntato il dito contro il Governo precedente e contro il disastro nei conti pubblici da esso ereditato.

“Abbiamo ereditato un disastro dal governo precedente”

ha accusato Meloni.

“Lei è tornata dall’Europa con un pacco di stabilità. Ma cosa ha fatto a Bruxelles?”

ha replicato Conte.

“Nonostante questa pessima eredità, abbiamo dimostrato che la stagione dei soldi gettati al vento per pagarsi le campagne elettorali è finita”

ha ribattuto la Premier tutt’altro che intenzionata ad arrendersi.

“Lei è un Re Mida al contrario, tutto quello che tocca distrugge. Faccia anche meno che farà meno danni e gli italiani saranno grati”

ha chiosato l’ex presidente del consiglio Conte.

E ancora

“Diceva che avrebbe fatto tremare Bruxelles, ma a tremare è l’Italia”.

Question time, Schlein attacca il Governo Meloni sulla sanità: “L’Italia aspetta risposte”. La Premier: “Chiedete a noi di risolvere problemi”

Poi è stata la volta della segretaria del PD Elly Schlein e della sua interrogazione sulla sanità in cui chiedeva al Governo di sbloccare, tra le altre cose, le assunzioni e mettere più risorse per un piano straordinario per la sanità pubblica.

“Lei è al governo da 16 mesi e l’Italia aspetta delle risposte”

ha detto Schlein.

“Sono lusingata per l’attestazione di stima che ci riservate dal momento che chiedete a noi di risolvere i problemi che non siete riusciti a risolvere in 10 anni”

ha replicato ironica Meloni nella sua risposta, in cui ha sottolineato come il tetto alle assunzioni era stato messo nel 2009.

“Noi ci troviamo a fare i conti con una situazione che si è stratificata negli gli ultimi 14 anni”

aggiunge la presidente Meloni.

“Nel mio intervento ero stata più delicata, ma mi tocca farle notare che nel 2009 non eravamo noi al Governo, ma c’era un governo di cui lei era ministro. “

rincara Schlein.

“Abbiamo portato il fondo sanitario ai massimi storici”

ribadisce la Meloni.

“Le risorse voi le avete tagliate. I 3 miliardi non bastano neanche a fare i contratti”

replica infine Schlein.

La battaglia alla Camera si è conclusa poco dopo le 16,30 ma non c’è dubbio che continuerà su altri campi.