Il Superbonus 110%, giunto al termine, evidenzia la ferma decisione del governo sulla chiusura senza possibilità di proroghe, riapertura dei termini o l’adozione di un Sal straordinario. L’incontro tra esecutivo e maggioranza il 23 gennaio 2024 ha sancito un’approvazione decisa in tal senso, senza spazi per alternative.

Stop a proroga Superbonus 110%

La nuova direzione è improntata al rigore, con particolare attenzione ai conti pubblici, che devono essere gestiti con parsimonia. Ogni proposta che implichi oneri per le casse dello Stato è stata respinta categoricamente.

Questa risposta è stata applicata a 130 proposte presentate come correzione al decreto Salva-spese, alcune delle quali con la firma della maggioranza. Tuttavia, sabato si è registrato un netto dietrofront e le proposte sono state ritirate.

La linea di rigore attuale si oppone a qualsiasi novità che comporti oneri per le casse dello Stato, confermata anche ieri. Si attende ora il parere del Ministro dell’Economia sulle proposte di emendamento presentate, ma l’esito potrebbe essere un nulla di fatto e il blocco di eventuali proroghe al superbonus.

Contributo a fondo perduto

L’unica speranza per coloro che non possono beneficiare del superbonus nella sua forma completa è il contributo a fondo perduto previsto per le spese di ristrutturazione sostenute nel 2024. Tale contributo è destinato solo a redditi inferiori a 15.000 euro, a condizione di aver raggiunto uno stato di avanzamento lavori del 60% entro il 31 dicembre 2023. La percentuale esatta del contributo e se coprirà l’intera spesa sarà noto solo con il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze entro il 28 febbraio 2024.

Il contributo a fondo perduto è stato introdotto dal decreto 212 del 29 dicembre 2023 e richiede i seguenti requisiti:

  1. Un reddito inferiore a 15.000 euro.
  2. Stato di avanzamento lavori almeno al 60% al 31 dicembre 2023.

Il contributo mira a compensare la riduzione dell’aliquota di detrazione, che nel 2024 passa dal 90% o 110% al 70%. Tuttavia, resta ancora incerto se il beneficio coprirà l’intera riduzione o solo in parte, in base alle risorse disponibili.