Sui controlli dell’Agenzia delle entrate in merito alle dichiarazioni presentate nel 2024, potrebbe capitare che il contribuente ritenga che gli esiti delle azioni del Fisco non siano corretti. In particolare, il contribuente potrebbe contestare alcuni elementi e, pertanto, agire di conseguenza.
Proprio l’Agenzia delle entrate ha aggiornato il proprio portale istituzionale fornendo le indicazioni su cosa fare in casi del genere. La prima variante da considerare è quella relativa al tipo di controllo. L’azione da perseguire cambia a seconda che si tratti di controllo automatico o di controllo formale.
Controlli Agenzia delle entrate su dichiarazioni: cosa fare se il contribuente non li ritiene corretti?
Cosa fare se si ritiene che i controlli effettuati dall’Agenzia delle entrate sulle dichiarazioni presentate siano da considerare errati? Se si tratta di un controllo automatico, il contribuente può prendere appuntamento e presentarsi a un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle entrate al fine di fornire elementi che provino la correttezza dei dati presenti nella dichiarazione presentata e sottoposta ai controlli.
L’ufficio dell’AdE può procedere con una parziale rettifica della comunicazione inviata al contribuente, consegnando anche un nuovo modello con l’importo corretto da pagare. In tal caso, il contribuente ha 30 giorni di tempo per effettuare il versamento. Nel caso in cui non provveda, l’Agenzia delle entrate procede all’iscrizione a ruolo in maniera ordinaria mediante la riscossione di quanto dovuto, compresi gli interessi e le sanzioni nella misura piena.
Come contattare per via telematica l’Agenzia delle entrate e cos’è il servizio ‘Civis’?
In caso di contestazione del controllo automatico il contribuente può utilizzare l’assistenza multicanale contattando l’800 90 96 96 (da numero fisso) o lo 06 96668907 da cellulare. Si può contattare per via telematica anche il servizio Civis.
Immettendo le proprie credenziali di accesso al portale dell’Agenzia delle entrate (Spid, Carta di identità elettronica o Carta nazionale dei servizi), si procedere selezionando “Servizi”, digitando “Civis” nel campo di ricerca del servizio. Tra i risultati va selezionata la sezione “Assistenza comunicazioni e cartelle”. Eventuali documenti da inviare possono essere inoltrati tramite il servizio “Consegna documenti e istanze”, con accesso dalla sezione “Suggerimenti”.
Controlli dichiarazioni non corretti, cosa fare per le verifiche formali?
Nel caso in cui la comunicazione da parte dell’Agenzia delle entrate sia arrivata a seguito di un controllo formale e il contribuente ritenga errato l’esito della comunicazione stessa, si può agire sia di persona all’ufficio dell’AdE territorialmente di competenze, che tramite il servizio telematico “Civis”. Attraverso i servizi a disposizione del contribuente si può far presente degli errori contenuti nella comunicazione e, in caso di necessità, procedere con la consegna della documentazione richiesta dall’AdE.
L’invio dei documenti tramite la sezione “Civis” avviene in maniera analoga al caso precedente con qualche differenza di sezione. Infatti, dopo autenticazione al portale dell’Agenzia delle entrate e accesso alla sezione “Servizi”, bisogna scrivere nel campo di ricerca “Civis”, prima di selezionare “Assistenza per controllo formale”.
Anche in questo caso, nell’ipotesi di parziale rettifica della comunicazione di errore ricevuta dal contribuente, si riceve dall’AdE un nuovo modello di pagamento con gli importi da versare nel termine di 30 giorni. Rimanendo nei tempi, il contribuente può fruire di riduzioni sulle sanzioni.