Ci sono passioni che si vivono in maniera talmente forte, tipo quella per il calcio, capaci di condizionare le giornate anche a chi fa il comico nella vita ed è abituato a regalare risate per professione. Vincenzo Comunale è uno di questi. Volto noto della tv, ha partecipato a Zelig facendosi conoscere dal grande pubblico. Nato e cresciuto a Napoli, vive in maniera viscerale l’amore per i colori azzurri. Per commentare la finale di Supercoppa e la sconfitta della squadra di Mazzarri, Comunale è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Finale Supercoppa, Comunale a Tag24

Sono già passati un paio di giorni, ma la rabbia dei tifosi del Napoli per come è andata a finire la Supercoppa italiana non accenna a calmarsi. La delusione è ancora tanta e per alcuni inizia a trasformarsi in rassegnazione. Le decisioni arbitrali prese da Rapuano, secondo il popolo partenopeo, ma anche la società azzurra, hanno condizionato le sorti del match e l’espulsione di Simeone, quando mancava circa mezz’ora al termine della gara, ha rappresentato la svolta della partita, in favore dell’Inter. Mazzarri ha abbandonato il campo senza farci ritorno neanche per la premiazione, ma adesso dovrà archiviare la finale e pensare solo al campionato. Tornare in cirsa per la Champions League resta l’obiettivo primario del mister. Per commentare la finale di Supercoppa, Vincenzo Comunale, comico e tifoso napoletano, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Ripartiamo dalla Supercoppa, la rabbia si è iniziata a calmare, oppure è ancora tanta?

“Penso che il problema sia proprio questo, la rabbia si è assopita ed è subentrata la rassegnazione. Di fronte a certe cose, che non riguardano di certo solo il Napoli, come ha detto anche il presidente De Laurentiis, si può generare solo un grande sconforto. Determinate gestioni arbitrali, e soprattutto le indecisioni, non fanno bene al calcio e non sempre si risolvono nella maniera più saggia. Per quel che riguarda la Supercoppa, è innegabile che l’Inter fosse più in forma, tanto è vero che a un certo punto noi tifosi del Napoli speravamo nei calci di rigore. Purtroppo però è andata diversamente, ma le decisioni arbitrali hanno compromesso le sorti del match, è innegabile. Se il metro di giudizio era quello, non si capisce come Calhanoglu possa aver finito la partita in campo e Simeone no”.

È proprio questo che fa arrabbiare, la differenza di metro di giudizio tra primo e secondo tempo?

“Esatto, negli spogliatoi Rapuano ha cambiato personalità, sembra quasi sia stato sostituito. La verità però è che se fosse stato sostituito, probabilmente sarebbe stato meglio”.

Ci sono però anche dei fattori positivi, perché complice anche la difesa a tre e il cambio di modulo, qualcosa dell’impostazione di Mazzarri inizia a vedersi. Da cosa deve ripartire il Napoli in campionato?

“Deve ripartire proprio da questo, dal carattere, dal fuoco che c’è. La cosa importante a questo punto è pensare alla squadra e non alle singole individualità. Il Napoli è fatto di grandi campioni, ma quel che conta è la compattezza e Mazzarri lo sa bene. Il mister ha tutta la mia simpatia, ha accettato di gestire una situazione molto complessa, in tempi molto ristretti e con una forte pressione addosso. Il suo compito non è di certo facile, ed è addirittura complicato dal fatto che ha preso una squadra che lo scorso anno ha ottenuto il successo grazie al 4-3-3 di Spalletti. L’errore più grande però, è pensare di poter replicare quel modulo e quel gioco. Non si può fare, nel bene e nel male vanno seguite le idee di Mazzarri e questo richiede tempo”.

Nel prossimo weekend il Napoli dovrà affrontare la Lazio. Sarà una squadra senza calciatori importanti, complice il regolamento di Supercoppa. Che ne pensi?

“Beh, direi che la cosa buona è che sicuramente l’anno prossimo non giocheremo la Supercoppa, perché è davvero penalizzante. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno! Non ha senso scontare la pena in campionato, è avvantaggiato chi questa competizione non la fa. È un regolamento che non capisco”.

Che squadra ti aspetti contro la Lazio?

“Mi aspetto quello che abbiamo visto con la Fiorentina, piuttosto che quello che abbiamo visto con l’Inter. Vorrei vedere una squadra arrabbiata e volenterosa, questo mi piacerebbe”.

Resta la fiducia nei confronti di Mazzarri e cosa ne pensi del suo atteggiamento nel post partita di Napoli-Inter?

“Ho grande fiducia nei confronti del mister, gli voglio bene e nutro verso di lui grande affetto. Seguo il Napoli da quando ero bambino, ai tempi di Lavezzi, Hamsik e Cavani, e quando lui era alla guida della squadra. È un allenatore che si dedica tanto ai suoi ragazzi, rispetto anche a chi c’è stato in precedenza, e questo non è per niente scontato. Per quel che riguarda invece l’atteggiamento avuto in Supercoppa, penso che sappia anche lui che non è stato corretto. Credo che, col senno di poi, si sia pentito perché sportivamente non si fa, al di là di quelli che possono essere i dissapori. Bisogna essere corretti fino in fondo, quando si arriva primi, ma anche quando si arriva secondi”.