Con il rinnovo del contratto del triennio 2019-2021, ai medici arriveranno arretrati nelle busta paga del 2024 fino a 11mila euro per il ritardato accordo all’Aran. Per i camici bianchi sono in arrivo anche gli aumenti degli stipendi a regime, che porteranno nei cedolini fino a 288 euro per tredici mensilità. Sul nuovo contratto, si studia una detassazione sulle indennità con tetto del 15 per cento. La misura porterebbe altri aumenti in busta paga fino a 250 euro.
Il nuovo contratto riguarda oltre 135.000 medici (120.063 medici e 14.573 dirigenti sanitari non medici). Nell’accordo si prevede anche una nuova indennità di specificità sanitaria per i profili differenti da quelli dei medici e dei veterinari.
Medici, arretrati e aumenti stipendi: ecco in quale busta paga 2024
Con la firma all’Aran avvenuta nella giornata del 23 gennaio 2024 del nuovo contratto dei dirigenti medici, veterinari, sanitari e delle professioni sanitarie dell’Area dirigenziale della Sanità arrivano gli aumenti degli stipendi mensili fino a 288 euro al lordo. Tali aumenti arriveranno nella busta paga di febbraio o, al massimo di marzo. Il nuovo contratto riconosce, dunque, incrementi di stipendi che, a regime, arrivano al 4,5 per cento.
Tale aumento è distribuito per la parte maggiore sulla quota fissa della busta paga. Si aggiungono, inoltre, altre voci della busta paga quali, ad esempio, le risorse per l’esclusività. Come riportato nel contratto, infatti, agli aumenti di stipendio vanno sommate “risorse individuate da specifiche disposizioni di legge quali ad esempio le risorse per l’esclusività e quelle relative all’articolo 1, commi 435 e 435 bis, della legge 205/2017”.
Medici, arretrati da 6mila a 11mila euro nel 2024: ecco quando
Per i camici bianchi sono in arrivo anche gli arretrati spettanti per il ritardato rinnovo del contratto che risale al triennio 2019-2021. In questo caso, si parla di cifre che, al lordo, possono arrivare fino a 11mila euro, partendo da un minimo di 6.000 euro. Anche in questo caso, l’accredito avverrà nel cedolino di febbraio o di marzo.
Nuovo contratto 2022-2025, ipotesi detassazione indennità: 250 euro di aumento, anche per gli infermieri
I sindacati sono già concentrati sulle nuove trattative che partiranno all’Aran per prossimo rinnovo del contratto relativo al triennio 2022-2024. Per il nuovo accordo si fanno ipotesi legate anche al trattamento economico delle indennità. L’ipotesi, più che concreta, è quella della detassazione con tetto del 15 per cento dell’indennità specifica medica, rappresentante una parte fissa della busta paga.
Sulla base delle prime proiezioni, una misura di questo tipo comporterebbe una spesa di circa 300 milioni ma consentirebbe al personale medico di ottenere un incremento della busta paga tra i 200 e i 250 euro.
La via della detassazione di alcune voci della busta paga troverebbe d’accordo anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci, che punterebbe a porre un peso specifico maggiore a questa indennità prevista anche per gli infermieri.
Recupero ore lavorate in più in ferie e riporti
I nodi, ovviamente sono quelli risaputi. Ovvero, da un lato il problema delle coperture per gli aumenti degli stipendi, soprattutto nel comparto pubblico della sanità, anche per rendere più appetibile le relative professioni ed evitare le fughe dei medici.
A tal proposito, passi in avanti decisivi si sono fatti già nel contratto firmato ieri per quanto riguarda l’orario di lavoro. C’è lo stop alle ore di lavoro regalate alla sanità rispetto alla quantificazione delle 34 ore più quattro, contrattualmente dovute. Al superamento di questo tetto, che può variare a seconda dell’ospedale, i medici recupereranno le ore lavorate in più sotto forma di ferie e di riposo. Il recupero dovrà avvenire entro il termine di un anno e mezzo.