Prima in classifica e con la voglia di non mollare la vetta, è il leit motiv della Juventus che si gode il magic moment frutto di “sicurezze ritrovate” secondo Felice Piccolo. L’ex difensore bianconero applaude il lavoro svolto fino ad ora da Allegri, che ha puntato sulla forza del gruppo, andando ad amalgamare tutte le forze a disposizione creando un blocco unico.

Ma il segreto è quel collante chiamato Cristiano Giuntoli”, afferma Piccoli, che in esclusiva a Tag24 ha parlato della Vecchia Signora, analizzando anche la figura di Dusan Vlahovic.

Juventus prima, le parole di Felice Piccolo a Tag24

Un inizio di stagione piena di dubbi quella della Juventus, tra sconfitte cocenti e prestazioni non all’altezza. All’improvviso il cambiamento in crescendo, con i bianconeri trasformatisi in un rullo compressore da corto muso, per poi cominciare a segnare gol a grappoli. Il fattore unico la vittoria, che ha portato la squadra di Allegri momentaneamente al primo posto in classifica. Tutto grazie al lavoro certosino sui dettagli secondo Felice Piccolo.

D: Cosa vuol dire questo primo posto in classifica?

R: “Che la Juventus ha ritrovato quelle sicurezze che negli ultimi anni erano mancate. A partire dalle piccole cose, dai dettagli e nel curare determinate cose. Con Allegri sono andati a riprendere queste loro confidenze, finalmente sono tornati ad alti livelli, nonostante l’Inter abbia più qualità nel singolo. La Juventus invece punta sul blocco, nonostante abbia perso nomi importanti, ma è riuscito a ritrovare nuovi elementi con nuove caratteristiche, che stanno portando risultato”.

D: Qual è stato il segreto di questa “rinascita”?

R: “Massimiliano Allegri. È stato fondamentale, è un uomo da battaglia, ha creato una struttura difensiva compatta, capace di far rendere al meglio anche il reparto offensivo”.

D: Il segreto è stato mettere tutti allo stesso livello?

R: “Certamente. Ma la Juve è riuscita a trovare risultati anche con i cosiddetti “gregari”. Hanno portato quel qualcosa in più dal punto di vista dell’impegno, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

Nel segno di Vlahovic

A lasciare il segno Dusan Vlahovic. Dopo un periodo di difficoltà, il serbo si è presentato al 2024 in grande stile, con cinque gol in cinque partite. Per Felice Piccolo non ci sono dubbi: se dovesse confermare questi numeri, sarebbe il fattore in più per la corsa scudetto.

D: Rinato anche Vlahovic. Cos’è è scattato in lui per poter rendere di nuovo così bene?

R: “L’attaccante vive di fiducia, e ce l’ha. Dal punto di vista atletico lo vedo molto più snello, fa da collante con la squadra. Gioca bene di sponda, è più cinico in fase di realizzazione, grazie ad una forma fisica ottimale”.

D: Se dovesse continuare su questi ritmi lo si potrebbe considerare come nuovo acquisto per la lotta scudetto.

R: “Assolutamente sì, visto che Kean è partito. Ma nonostante tutto Allegri può contare su tantissime frecce nel suo arco, così da poter risultare imprevedibile in varie situazioni”.

Sempre più su

In attesa che l’Inter recuperi il match contro l’Atalanta dati gli impegni di Supercoppa, la Juventus si tiene stretta la prima posizione in classifica. E non intende mollarla. Obiettivo tornare grandi con continuità.

D: Questa squadra può tornare ai fasti di un tempo?

R: “Si, ma dipenderà dagli scontri diretti. Quello fa la differenza, ma c’è tanta fame e tigna che permette alla Juventus di essere pericolosissima. Poi tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare, basti vedere il Napoli dell’anno scorso e quello di quest’anno”.

D: Un futuro targato Allegri nel lungo periodo?

R: “Il mister ha sempre avuto voglia di confermarsi, andando contro tutto e tutti, portando avanti il lavoro, così come fanno tanti allenatori. Credo che una delle pedine fondamentali sia stato l’ingresso di Cristiano Giuntoli, collante di un sistema societario fondamentale. Tanti seguono il modello inglese per inserire l’allenatore manager, ma io credo che tra i bianconeri il fattore sia Giuntoli, non solo in chiave di mercato, ma proprio nel quotidiano”.