Non si è fatta attendere la risposta dell’Aia al servizio de Le Iene, andato in onda ieri sera. Sono pesanti le accuse che vengono mosse al sistema da un arbitro di Serie A, che – avvolto nell’anonimato – ha reso noti alcuni meccanismi volti ad alterare il risultato sportivo. L’associazione italiana arbitri ha prontamente replicato alle accuse ricevute.
Servizio Le Iene, l’Aia risponde alle accuse: il comunicato
L’Aia risponde a Le Iene dopo le accuse ricevute nel servizio di ieri. Hanno fatto discutere le parole rilasciate in esclusiva al noto programma da un esponente del mondo arbitrale (si parla di un vero e proprio direttore di gara di Serie A). Il protagonista del servizio, rimasto in incognito per motivi di sicurezza, ha parlato di “gravi anomalie del sistema arbitrale in Italia”, definendo la situazione come “insostenibile”. Sotto inchiesta anche la scelta delle immagini che vengono poi rese pubbliche dal Var e le designazioni arbitrali di Rocchi. Una vera e propria che rischia di incidere, e non poco, sul futuro della classe arbitrale. L’Aia ha deciso di cautelarsi, chiarendo la sua posizione attraverso una nota pubblicata sui propri canali ufficiali:
L’associazione italiana arbitri ritiene inaccettabili le accuse lanciate ieri sera, peraltro in forma anonima, tramite una trasmissione televisiva. Si tratta di illazioni che non hanno alcun fondamento concreto. La gestione tecnica della Can, così come di tutte le altre commissioni Nazionali, si basa su precise valutazioni riferite alle prestazioni arbitrali.
Nota del Aia all’Ansa
Un intervento necessario, quello dell’organizzazione arbitrale. Nelle ultime ore si era diffusa anche una possibile presa di posizione di Gianluca Rocchi, che avrebbe ritenuta inadeguata la designazione dell’arbitro Rapuano per la finale di Supercoppa italiana tra Napoli e Inter. Pronta la smentita anche in quest’ultimo caso:
L’AIA respinge inoltre le supposizioni, pubblicate oggi su alcuni siti on line, inerenti la discesa negli spogliatoi del Responsabile della CAN Gianluca Rocchi, durante l’intervallo della finale di Supercoppa Italiana. Tale decisione è infatti legata, come è evidente, alla comunicazione all’arbitro dell’autorizzazione FIGC ad osservare un minuto di silenzio ad inizio secondo tempo per la scomparsa di Gigi Riva.
Nota del Aia all’Ansa
Le parole del Presidente Carlo Pacifici
Non è un momento facile per la classe arbitrale. Sono tanti gli attacchi ricevuti nelle ultime settimane per alcune difformità di valutazione che hanno condizionato l’esito di diverse gare. La finale di Supercoppa italiana tra Napoli e Inter è solo l’ultima di una serie di gare finite sotto accusa dopo le dichiarazioni di dirigenti delusi per le decisioni arbitrali. Prima della Supercoppa, fu emblematico il caso Inter-Verona, con il mancato intervento del Var sul fallo di Bastoni in occasione della rete del 2-1 di Frattesi. Troppi i riflettori puntati sulla categoria, come evidenziato dal Presidente dell’Aia Carlo Pacifici. Intervenuto in merito al discusso servizio de Le Iene di ieri, il numero uno del movimento arbitrale ha dichiarato:
Se qualcuno ritenesse di avere elementi concreti su quanto dichiarato durante la trasmissione, da parte di una persona con il volto nascosto e la voce alterata, si faccia avanti e segua i canali ufficiali portando le prove. Noi, confermando la fiducia a Gianluca Rocchi e a tutta la sua commissione, riteniamo che invece vi sia assoluta insussistenza delle accuse lanciate, volte solo a gettare un’ombra su un importante lavoro che si sta portando avanti. Riteniamo che se dietro a tale mossa ci fossero motivi di politica interna, sarebbe un fatto molto grave, perché questo significherebbe non volere bene a questa associazione
Carlo Pacifici, Presidente Aia, all’Ansa